Ma che vita è dopo cinque anni?
Ci siamo talmente abituati ai puntellamenti e all’odore rancido del legno del centro storico che ci passiamo nonostante tutto, non più con la speranza, ma come fossimo in una normalità allucinata,
Ci siamo talmente abituati ai puntellamenti e all’odore rancido del legno del centro storico che ci passiamo nonostante tutto, non più con la speranza, ma come fossimo in una normalità allucinata,
Quanto è stato messo in campo per la ripresa economica post sisma non sta avendo risultati. I primi cento milioni, il 5% dei fondi per la ricostruzione che la legge investe sul lavoro, non avranno quella
Speravo diventasse una nuova Berlino, ha dichiarato Bruno Vespa ieri, che anche L’Aquila potesse diventare una nuova Berlino, con una ricostruzione post bellica riuscita, la caduta del muro e un
Il celebre architetto giapponese Toyo Ito, con un gruppo di colleghi e fotografi, decise di mettere a disposizione la sua arte per far rinascere le comunità distrutte dallo tsunami del 2011. Inventò
Tre anni fa un terribile terremoto sconvolse il Giappone causando 18mila vittime, di cui oltre 2mila risultano ancora disperse, oltre al disastro ambientale della centrale nucleare di Fukushima. Ad
L’attenzione post sisma, continua a concentrarsi solo sulla ricostruzione privata. Almeno un miliardo l’anno per i prossimi cinque anni, ed i progetti divisi in due parti, la prima, con cui si definisce
Nel corso del processo in corte d’Assise a Chieti sulla mega discarica di Bussi, che vede indagati vertici della Montedison per aver inquinato le falde acquifere e il Tirino, l’Istituto superiore della
L’Aquila, non ha ancora un piano di protezione civile che funzioni in caso di sisma e calamità. Nel centro storico, i cui puntelli non li garantisce più nessuno da tre anni, solo i primi due anni erano
L’industria dovrebbe ripartire all’Aquila con la Accord Phoenix srl, una società costituita nel 2012, da due società ltd, l’una con sede a Cipro e l’altra a Londra, un capitale sociale di 2.500
Uno dei grandi snodi per la ripresa post sisma, avrebbe dovuto essere il Gran Sasso. Per il turismo e per l’economia dell’Aquila, la cui gestione è stata sempre nella mani di una partecipata