Scuole Villa Gioia, tutta una rovina
Un’area molto trafficata, tra le più vive dopo il sisma, è la zona di Villa Gioia. Anche qui, scuole distrutte da dieci anni in fila a scendere come fantasmi. L’edificio delle ex Magistrali, poi
Un’area molto trafficata, tra le più vive dopo il sisma, è la zona di Villa Gioia. Anche qui, scuole distrutte da dieci anni in fila a scendere come fantasmi. L’edificio delle ex Magistrali, poi
Scuole ed edifici scolastici, la vita è mummificata a dieci anni fa. Strutture fantasma si affilano senza pietà su Viale Duca degli Abruzzi e non solo, ricordando a tutti noi quanto abbiamo fallito.
...è per te Alessandra, così ieri sera, l’isola di Capri, ha ricordato Alessandra Cora, giovane aquilana e cantante emergente, scomparsa con il terremoto del 6 aprile 2009 con sua madre e la sorella.
Finito anche il jazz, bisognerebbe chiedersi se le migliaia di persone, 60mila presenze in centro storico solo nel 2015, torneranno costantemente nel cuore ferito della città. Se non a decine di migliaia,
Il Jazz italiano per le terre colpite dal sisma.
Ieri a Camerino, Mc, oggi a Scheggino, Pg, domani ad Amatrice, Ri, ed il 1° e 2 settembre all’Aquila con la partita del cuore, 20 palchi, 80 concerti
Qualche giorno di riposo e poi a tavolino con il direttore artistico Leonardo De Amicis per ragionare sulla rinascita della città. Una figura centrale e una garanzia per il sindaco dell’Aquila Pierluigi
Si è conclusa il 26 agosto scorso la seconda edizione di Strano Film Festival, a Capestrano, nella Valle del Tirino.
A vincere il concorso, ex aequo, il corto documentaristico Nobody Dies Here di Simon
A due anni dal terremoto del Centro Italia, i quesiti del presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi, Francesco Peduto. Mi piacerebbe sapere, se di fronte alla continua escalation di eventi calamitosi,
Il progetto Residui è promosso dall’associazione Viviamolaq, nata nel 2012, e si occupa di ricostruzione partecipata. In collaborazione con Ance Giovani L’Aquila e con il Comune capoluogo.
Cinque
Un’indagine Legambiente rileva che il 60% della costa italiana è occupata da stabilimenti balneari. Ottomila chilometri di costa per 15miliardi di affari stimati l’anno, a fronte di un guadagno