20 Giu 22

Poco premiato il salto della quaglia…

Sono stati proclamati gli eletti che andranno a comporre il prossimo Consiglio comunale.
Dunque 21 consiglieri di maggioranza con il sindaco Pierluigi Biondi.
7 seggi a Fratelli d’Italia: Raffaele Daniele, Livio Vittorini, Vito Colonna, Katia Persichetti, Ersilia Lancia, Silvia D’Angelo, Leonardo Scimia. Primi dei non eletti: Claudia Pagliariccio, Maura Castellani, Tiziana Del Beato, Deborah Diglio.

4 seggi alla Lega: Laura Cucchiarella, Fabrizio Taranta, Francesco De Santis, Daniele Ferella. Primi dei non eletti: Daniela Bontempo, Alessandro Maccarone, Gianluca Marinelli.

3 seggi L’Aquila Futura: Roberto Santangelo, Laura Cococcetta, Guglielmo Santella. Primi dei non eletti: Manuela Tursini, Luca Rocci.

2 seggi Forza Italia: Roberto Tinari, Maria Luisa Ianni. Primi dei non eletti: Gloria Nardecchia, Adriano Durante.

2 seggi Civici e Indipendenti: Fabio Frullo, Luigi Faccia. Primi dei non eletti: Ernesto Placidi, Piera Figurelli.

2 seggi L’Aquila al Centro: Daniele D’Angelo, Stefano Flamini. Primi dei non eletti: Marcello Dundee, Benito Pasqua.

 

12 consiglieri di opposizione con i candidati sindaci Americo Di Benedetto e Stefania Pezzopane.

2 seggi Il Passo Possibile: Emanuela Iorio, Alessandro Tomassoni.

1 seggio L’Aquila e frazioni: Massimo Scimia.

1 seggio Azione/+Europa: Enrico Verini.

3 seggi Pd: Stefano Palumbo, Stefano Albano, Eva Fascetti.

2 seggi L’Aquila Coraggiosa: Simona Giannangeli, Lorenzo Rotellini.

1 seggio L’Aquila Nuova: Paolo Romano.


Quanto sarà governabile il nuovo Consiglio?
Perché le decisioni, il voto sugli atti, il via libera ai bilanci del governo civico che sarà, toccano all’assise civica, più si presenterà coesa, più sarà facile amministrare. E sicuramente la città potrà farsi un’idea più chiara, senza intoppi e ricatti, delle politiche che tradurranno in atti il Sindaco e la futura Giunta, con l’indirizzo e l’avallo, sui tanti temi, dei consiglieri eletti.

Tanti non sono stati riconfermati, a occhio e croce non sembrano riconfermati i salti della quaglia, in particolar modo all’interno della maggioranza e sempre alla ricerca di un incarico, di un ruolo o di uno strapuntino. Qualcuno forse rientrerà a coprire qualche posto lasciato per un assessorato, ma in linea generale sembra che la conferma sia arrivata per i più coerenti.
Dispiace per Fabrizia Aquilio, che è stata molto molto attenta a costruire un nuovo percorso per l’immagine della città e sicuramente, se tornerà in assessorato, potrà fare ancora tanto per L’Aquila e questo è l’auspicio.

Certo è che storicamente, il secondo mandato ha sempre rappresentato uno sbraco generale da scontare al voto, ma questo potrà dirlo solo il prossimo quinquennio. Peraltro anche le file dell’opposizione promettono meglio della scorsa consiliatura, forse più coesione e maggior disponibilità a lavorare insieme per la città. La città al primo posto, al netto di veleni, frustrazioni per aspettative elettorali andate male, ipocrisie e frammentazioni che certo, non aiuteranno a ricostruire un’innovata coalizione progressista, finalmente adeguata a futuri confronti elettorali.