L’immagine di una donna palestinese in lutto che tiene in braccio la sua nipotina, uccisa in un attacco israeliano nella Striscia di Gaza, ha vinto il World Press Photo. La foto del reporter palestinese della Reuters, Mohammed Salem, mostra Inas Abu Maamar mentre culla il corpo di sua nipote di cinque anni, Saly, uccisa insieme a sua madre e sua sorella da un missile che ha colpito la loro casa a Khan Younis in ottobre.
La foto è stata scattata 10 giorni dopo l’inizio del conflitto. E’ stato un momento potente e triste e ho sentito che l’immagine riassumeva in senso lato ciò che stava accadendo nella Striscia di Gaza, ha spiegato Salem, è un’immagine davvero profondamente commovente, ha dichiarato la presidente della giuria Fiona Shields. Una volta che lo vedi, ti rimane in mente. E’ come una sorta di messaggio letterale e metaforico sull’orrore e l’inutilità del conflitto e rappresenta un argomento incredibilmente potente a favore della pace.
La sudafricana Lee-Ann Olwage, per la rivista GEO, ha vinto il premio Storia dell’anno con il suo ritratto intimo di una famiglia malgascia che vive con un genitore anziano affetto da demenza. Questa storia affronta un problema di salute universale attraverso la lente della famiglia e dell’assistenza, per i i giudici.
La serie di immagini è composta con calore e tenerezza, ricordando al pubblico l’amore e l’intimità necessari in tempi di guerra e aggressione in tutto il mondo, hanno sottolineato i giudici.
Il fotografo venezuelano Alejandro Cegarra ha vinto il premio per il progetto a lungo termine con le sue immagini in bianco e nero di migranti e richiedenti asilo che tentano di attraversare il confine meridionale del Messico, scattate per il New York Times/Bloomberg. Avendo lui stesso avuto esperienza come migrante, Cegarra ha offerto una prospettiva sensibile e centrata sull’uomo, evidenziando la resilienza dei migranti, secondo la giuria.
Nella categoria ‘formato aperto’, l’ucraina Julia Kochetova ha vinto con il suo sito web che combina il fotogiornalismo con lo stile documentaristico personale di un diario per mostrare al mondo cosa significa convivere con la guerra come realtà quotidiana.
Le foto vincitrici nel 2024 sono state selezionate tra 61mila 062 candidature presentate da 3mila 851 fotografi provenienti da 130 Paesi. Le foto saranno esposte nella chiesa Nieuwe Kerk di Amsterdam fino al 14 luglio.