29 Nov 18

Un numero legale a… salta la mula

I tentativi del sindaco Pierluigi Biondi di dire alla città che va tutto bene, che non ci sarà alcun azzeramento di Giunta, che hanno fatto molto in un anno e mezzo e che la politica rispetterà le aspettative della città, cozza con una squadra di governo civico che non ha una linea, non ha un programma condiviso in cui credere, non ha priorità su cui puntare. Ognuno va per conto proprio, con il singolo appetito che non si compone nemmeno nelle segreterie di partito, perché i partiti non esistono più. E peggio del livello nazionale c’è quello locale, eccezion fatta per la Lega, entro la quale dettano la linea D’Eramo ed Imprudente, e quella è. Chapeau. Ed è la stessa che ha portato Imprudente, con l’ambiente ed altri eventi, a farsi finanziare circa 300mila euro di ultime risorse, utilissime alla città ma anche alla campagna elettorale.
Loro vanno avanti, loro hanno le mazze in mano, loro sono i più uniti.
Nel pomeriggio, alla ripresa dei lavori in Consiglio comunale, Giorgio De Matteis ha abbandonato l’Aula seguito dai colleghi, FdI, Marcello Dundee e Berardino Morelli, facendo saltare il numero legale alla seduta, schiaffeggiando ancora una volta la dignità della città. Atteggiamento incredibile di chi avanza qualcosa evidentemente dagli alleati, ma non è detto proprio da loro, perché di gruppi in  questa consiliatura ce ne sono a decine. Tre o quattro in Forza Italia che fanno capo a Liris o a Tinari, qualcosa di più in Fratelli d’Italia, con De Matteis che non ha pace, i nuovi ingressi che proseguono la prima esperienza amministrativa come a scuola, con un tema piacere, mentre il sindaco, rassicura con comunicati stampa sul Consiglio delle Autonomie Locali piuttosto che su alcune scelte condivisibili di un colosso dei carburi.
Ma come li affrontiamo i prossimi mesi? La città non ha una classe dirigente, forse non l’ha mai avuta, ma questa, è totalmente impreparata a reggere un post sisma così difficile ed è del tutto improvvisata, se non altro a Cialente e alla sua ciurma gli va riconosciuto il merito di aver sollecitato sempre un dibattito, durissimo nella critica da parte mia, ma se non altro c’era qualcosa di cui ragionare.
Abbiamo un Consiglio comunale dove salta il numero legale come fosse il salta la mula, assessorette incarognite perché non vedono il loro nome sulla stampa, quando qualche anno fa non avrebbero avuto il pass d’ingresso nemmeno per Palazzo Margherita, e viva la faccia di Carla Mannetti, che se non altro una storia ce l’ha, emendamenti volanti, come stamattina, preparati direttamente dal capogruppo di Forza Italia Silveri jr, per 325mila euro per manutenzione straordinaria del fabbricato Ater a Preturo per l’adeguamento a scuola primaria di Preturo, appunto, senza neanche sapere se l’Ater è d’accordo: ma che stanno alla casa a fa’ la lista della spesa? Mentre hanno bocciato quello di Stefano Palumbo e delle minoranze per il completamento del nucleo Alzheimer presso la struttura ex Onpi, per 400mila euro, nonostante un ordine del giorno già approvato all’unanimità, quindi fattibile. Tant’è che Raffaele Daniele, mono gruppo Udc, i colleghi di maggioranza li ha avvisati, è l’ultima volta che li voterò, senza una direzione politica da decidere altrove non si va da nessuna parte, ha detto in Aula, e senza rotta rimani in mezzo al mare. Spiegando che queste sparate, come pure il raddoppio da 50mila a 100mila euro, votato per il campo sportivo a Coppito e da spendere entro il prossimo mese, ma non ce la faremo, non ci faranno bene quando andremo a Roma a chiedere ristori finanziari per il sisma. E’ una brutta aria. D’Eramo, che ha il Piano regolatore e la pianificazione fermi, da grande stratega sta tenendo in mano il gioco, e chi sa quanto la città si renda conto di aver eletto una manica di dilettanti allo sbaraglio, senz’arte né parte, e senza nemmeno quel pizzico di umiltà utile a capire per lo meno dove si trovano.