22 Giu 15

Metro, una transazione quasi chiusa

Non è passato molto tempo da quando il sindaco Cialente illustrò teatralmente all’Aula, il rigetto di un parere consultivo chiesto alla Corte dei conti per sapere se poteva transare con la concessionaria Cgrt, e liquidargli danni e indennizzi per non aver realizzato la metro. In quell’occasione lamentò di essere solo, chiarì che non aveva amici imprenditori e chiedeva quindi alla prima commissione di occuparsi della faccenda. Il presidente Masciocco ha così organizzato a fini conoscitivi una serie di audizioni, i cui verbali saranno pubblici, in cui sentire l’Avvocatura, il Ragioniere capo, il segretario generale Pirozzolo, l’impresa col proprio legale e stamattina è stata la volta del rup Cafaggi con la dirigente alla Ricostruzione pubblica De Paulis, chiuderà il giro domani, l’assessore al contenzioso ed ex magistrato Nicola Trifuoggi. Dai confronti è venuta fuori la forte volontà politica a transare, quasi chiusa in una serie di riunioni pubbliche, mai verbalizzate, a sei milioni di euro, dai circa 28 chiesti da Iannini, senza ancora trovare le pezze d’appoggio della legittimità. Per chiudere hanno pagato due consulenti per 30mila euro, il legale Cerulli Irelli e il tecnico ing. Donato Carlea, subentrato al magistrato Gianlorenzo Piccioli il quale avrebbe rinunciato, dopo aver fornito dei suggerimenti all’amministrazione con i quali consigliava di non liquidare nulla, a meno di non generare un grave danno patrimoniale all’ente, se non nella certezza massima delle cifre dovute. Questi conteggi sono diversi in tutte le relazioni fornite, quella del rup è diversa da quella di Cerulli Irelli che è diversa da quella di Carlea. Trifuoggi con la Giunta avrebbero incaricato la De Paulis di rifare nuovamente i conti, ma stamattina la dirigente ha perfino negato, di aver avuto mandato dalla Giunta di tentare la transazione. Sulla volontà di transare in fretta ha aperto un fascicolo la Procura della Repubblica, mentre continuano ad arrovellarsi sul quantum, leggendo il fiore della giurisprudenza che spiega cosa è dovuto in caso di nullità del contratto, perché non c’è stato l’appalto, così come sancito dalla sentenza della Corte europea. Diventa quindi sempre più pericolosa la strada della transazione perché i giudici continuano a dare ragione all’ente e non all’impresa e la Corte dei conti osserva attenta ogni mossa, vedremo domani come concluderà Nicola Trifuoggi.


Nella foto, il vice sindaco Nicola Trifuoggi e Massimo Cialente.