Rigenerazioni urbane, 853mln di euro
Rigenerazione urbana e recupero delle periferie. Un bando per presentare le proposte ed assegnare 853 milioni di euro che dovranno però attivare altre risorse pubbliche e private, saranno questi effetti
Rigenerazione urbana e recupero delle periferie. Un bando per presentare le proposte ed assegnare 853 milioni di euro che dovranno però attivare altre risorse pubbliche e private, saranno questi effetti
I nostri nonni ci insegnavano ad avere cura delle cose, quelle che ci tramandavano e quelle di cui ci veniva fatto dono; è sempre seguendo il loro esempio che dovremmo agire nel servire la comunità,
Dovevano essere case popolari dimezzate e meno impattanti, sono invece più brutte di prima. Veri e propri ecomostri finanziati con i soldi pubblici per la ricostruzione post sisma e spacciati per Progetti
L’Europa ha spinto moltissimo negli ultimi vent’anni sulla rigenerazione urbana. Basti citare Marsiglia, Capitale Europea della Cultura 2013, che nel 2002 ha adottato un vero e proprio piano nazionale
Un incontro tra identità, storia, tradizione e modernità, che si concretizza, tra l’altro, in una nuova pavimentazione in pietra antica, in una ‘rambla’ sullo stile del famoso viale di Barcellona
Il collegamento meccanizzato previsto e già approvato tra il parcheggio Lorenzo Natali e viale Rendina si arricchisce con l’ipotesi progettuale di realizzare, annesse alle mura urbiche, un parco urbano.
Il fabbricato delle suore Ferrari su via Sallustio sarà demolito e ricostruito come pure un’altra struttura residenziale delle monache della Beata Antonia, sempre su via Sallustio, da quello stesso
C’è uno sgombero da sollecitare sulle mura urbiche, a Porta Rivera, ma passa oggi che viene domani. Si tratta della cucina della villa di un noto commerciante aquilano che spunta dalle mura perché
La Fondazione Carispaq ha riconsegnato oggi il Parco del Castello dell’Aquila riqualificato dopo un intervento durato circa undici mesi.
Presenti il presidente della Fondazione Carispaq Domenico Taglieri,
Via Amiternum, dopo il sisma, è rimasta la stessa brutta strada zeppa di palazzine tirate su tra cooperative ed alloggi popolari, non è migliorata di un mattone.
Qualcuno avrebbe voluto proporre