02 Mag 16

Unicef, ragazzi del cratere disadattati

La presidente Unicef abruzzese, Anna Maria Cappa Monti, chiama in causa le istituzioni, datevi da fare per i bambini aquilani, non possono essere lasciati in balia di se stessi sono stati sradicati dalle loro case e sono stati sradicati dalle loro scuole, doveva essere la prima mossa veramente da fare, riferendosi ai risultati di un’indagine commissionata all’Università dell’Aquila sui disturbi alimentari. Coinvolti 434 ragazzi delle scuole medie abruzzesi con un questionario, dal quale risulta che il 93% degli intervistati vive un disadattamento psicologico generale, di tali giovani, il 14% rischierebbe di tradurlo in disturbi alimentari; il 15% evidenzia una bassa autostima; il 65% vive con sfiducia il contesto ambientale, mentre il 67%, si sente profondamente insicuro nei rapporti interpersonali. Insicurezze gravi che investono soprattutto i ragazzi, per lo più maschi, del cratere sismico. I ragazzi aquilani non hanno mai visto una scuola vera e non hanno mai avuto una città vera e l’amministrazione pur avendo fondi disponibili per recuperare da subito le scuole, non ha alzato un dito per restituire ai ragazzi un minimo dei loro diritti perduti e per offrirgli punti di riferimento aggregativi in cui incontrarsi. Completamente disattesa la promessa che alcuni politici fecero ai ragazzi del Liceo Classico, di fare per loro un caffè letterario nei pressi di San Bernardino. Non se n’è parlato più, quei giovani saranno andati a studiare fuori. Servono con urgenza politiche sociali che comincino a guardare alle aggregazioni giovanili e al sostegno di queste fasce d’età in senso costruttivo, invece di privilegiare come continuano a fare, l’assistenza e l’assistenzialismo, al puro scopo di avere un ritorno elettorale. Continuano a chiedere fondi a Roma, aspettano 18milioni e nove per chiudere il bilancio di previsione, anche per le maggiori spese del post sisma, dovrebbero far sapere ma non lo faranno, quanto di quelle risorse sarà destinato alle urgenze giovanili, che potrebbero forse diventare disturbi alimentari e chi sa cos’altro ancora.