27 Mag 14

Regione che cambia, priorità all’Aquila

La ricostruzione non potrà che essere una delle priorità di D’Alfonso, speriamo sia un buon auspicio la vittoria di Pierpaolo Pietrucci, nella provincia aquilana il più votato del Pd. I pezzi grossi di partito del capoluogo hanno subito raggiunto il governatore a Pescara, ieri sera, ed il sindaco Cialente era sul palco a festeggiare con lui. Ma questa vittoria, non dovrà essere per l’apparato aquilano vecchio, chiuso e avviluppato su se stesso, un nuovo tassello da giocare nelle segrete stanze per continuare a decidere in pochi. Sempre con gente d’apparato. La verve di D’Alfonso potrà invertire una bruttissima rotta che pure la città da sette anni ormai segue, sotto il giogo di un sindaco padrone che non ammette critiche e intanto la città muore. Luciano D’Alfonso, Pd, è il nuovo presidente. Chiodi, Forza Italia e governatore uscente, non ce l’ha fatta, troppi scandali, pochi risultati concreti, poca presa sull’opinione pubblica abruzzese che dopo la notte passata a Roma a carico delle casse regionali, lo ha praticamente rimosso. Gianni Chiodi è come se non ci fosse mai stato. D’Alfonso ci ha lasciati a qualche anno fa, quando sindaco rampante e capace della città di Pescara fu travolto da una serie di inchieste giudiziarie, da cui pare uscito indenne, riprendendo senza difficoltà quel percorso interrotto bruscamente, anche perché nel frattempo, il territorio non è riuscito ad esprimere altre leadership. Vuole fare molto per l’ambiente, per i fiumi che inquinano l’Adriatico, per Bussi e per sostenere le piccole imprese, vuole fare per L’Aquila, per la ricostruzione e per il cratere tutto, praticamente ignorati da qualsiasi intervento normativo promosso dalla Giunta Chiodi e nella passata legislatura. D’Alfonso ha dalla sua grosse capacità ed una voglia di rivalsa che di certo lo farà agire, fare, dimostrare e questo non potrà che fare bene ad un Abruzzo ancora una volta umiliato da arresti illustri all’Emiciclo, e da scandali per i rimborsi francamente evitabili. Tra i colleghi candidati, non ha raggiunto la soglia di sbarramento del 4% Acerbo, non sfonda il cinque stelle con la Marcozzi, che con una sola lista a sostegno non poteva fare di meglio e comunque rappresenta il secondo partito d’Abruzzo, un Consiglio tutto da comporre e speriamo in una legislatura libera da interventi giudiziari. Almeno una da ricordare.