19 Set 14

Un miliardo l’anno ed è fatta?

Il capoluogo rischia di essere travolto dall’anarchia post sisma che ha invaso la città. Non si riesce più a pensare a quanto di bello ci piacerebbe fare per ricostruire, perché bisogna arginare la mancanza di regole e di sicurezza, le casette abusive nell’ordine delle migliaia ed il commercio abusivo, di cui si è perso il conto. Il centro storico è preda di chiunque, ma lo era anche con i presidi dell’esercito, quei presidi servivano solo a bloccare l’accesso in zona rossa, mai a controllare sciacalli o a sedare risse, i picchetti fissi, restavano immobili nelle camionette. Le periferie sono sempre più deserte ed invivibili, la violenza è ovunque. Verbale e gestuale, o dovuta allo stress del quotidiano di ognuno di noi, quando anche guidare è impossibile con i nervi a fiori di pelle, mezzi pesanti davanti ed una fretta centuplicata per i tempi biblici necessari a vivere le giornate che continuiamo a vedere come fossimo fermi a cinque anni fa. Non ci diciamo più cosa vogliamo fare con il Progetto case e come lo integriamo, anche perché lo integriamo a cosa?, sono quartieri isolati e il fatto di viverci in solitudine è una realtà, ci siamo abituati, come agli sfregi nella notte alle auto o al patrimonio comune, sono prese d’atto collettive di cui è inutile meravigliarsi. La sera, ma non solo la sera, è l’imbrunire a diventare ostile, con la paura di prelevare perfino al bancomat, una volta sotto casa, oggi, in angoli deserti della città che preferiamo evitare. All’imbrunire anche il centro storico torna lontano, è buio pesto e abbandonato a quelle poche centinaia di utenze riabitate, che vivono la loro vita con i bagordi delle notti aquilane ed il silenzio della notte fonda, dove, ci raccontano, pare sempre muoversi qualcosa, trovano al mattino qualche particolare diverso in un portone o una finestra, ma non si è vista e sentita anima viva. Le frazioni proprio non esistono più, una volta erano le frazioni a cercare l’integrazione con il centro, oggi proprio non c’è più niente da dire, i frazionisti non si lamentano, hanno i moduli a portata dei loro centri storici spettrali e lì passano le giornate. Mentre l’amministrazione civica e Cialente continuano ad essere convinti che con un miliardo l’anno certo, non servirebbe altro.