19 Giu 18

La Nuova Pescara è quasi legge ormai

Alla seduta straordinaria del Consiglio comunale sulla riorganizzazione degli uffici regionali che penalizzerebbe L’Aquila per le Opere Pubbliche, il Pd ha preferito non esserci per non prestare il fianco ad una polemica spicciola. E mentre nel contado ce la cantiamo e ce la suoniamo vola l’iter per la Nuova Pescara. E’ di oggi infatti una nota di Di Nicola, presidente della prima commissione, che ha annunciato che il 27 giugno prossimo procederà con la trattazione finale del progetto di legge istitutivo del Comune della Nuova Pescara mediante la fusione dei Comuni di Pescara, Montesilvano e Spoltore, sperando di poter portare l’atto in Aula entro luglio, per l’approvazione definitiva che segnerà oltre alla prima fusione nella nostra Regione, la nascita del Comune fuso più grande d’Italia. Oltre 250mila abitanti? Sicuro vorrà dire più fondi, più risorse, più possibilità di ottenere finanziamenti europei e più forza. L’Aquila non riesce a parlare neanche con i paesi limitrofi, è lo sguardo lungo a mancare, la lungimiranza di capire cosa vogliamo fare da grandi, se vogliamo ragionare con le Regioni dell’Appennino, se vogliamo continuare a parlare con Roma, quanto vogliamo contare, quanto macro vogliamo essere. Certo è che se il tutto continuerà a ridursi ad antiche beghe di contado, a strumentalizzazioni pre elettorali, ci sono le elezioni regionali alle porte, l’isolamento ormai strutturale che ci caratterizza diventerà irreversibile e la giovane Pescara, a ragione, ci seppellirà. E non è che una seduta aperta su eventuali scippi da parte della Regione Abruzzo, e le solite levate di scudo a chiacchiere o sui social, ha ragione Masciocco a dire che stamattina non c’era in Aula un cittadino uno a voler fare le barricate, risolvano granché. L’Aquila è isolata perché pensa in piccolo. Ed è isolata, secondo il capogruppo Mdp, da quando ha cominciato a cedere sul raddoppio delle sedi, capoluogo e Pescara, con i referenti in Regione che evidentemente hanno chiuso non uno ma entrambi gli occhi. Facile oggi gettare la croce sull’unico consigliere, Pierpaolo Pietrucci, che ci rappresenta, quando non si è mai ingaggiata una battaglia di comunità per uscire dall’isolamento evitando rilanci al ribasso, gli unici che sappiamo fare.