16 Gen 19

Gran Sasso con i Comuni pedemontani

Va avanti per la sua strada il sindaco Biondi. Il piano d’investimenti sul Gran Sasso, finanziato dal Cipe per la ripresa post sisma con 15milioni di euro, non può comprendere solo la nostra stazione sciistica, ma deve orientarsi anche sui Comuni pedemontani.
Quindi anche Castel Del Monte e Santo Stefano di Sessanio, senza Calascio.
Un team di esperti farà il nuovo Piano d’interventi, gli incarichi saranno affidati a breve con bando pubblico fino a 150mila euro, somma rimodulata dal totale, dalla Struttura di Missione.
Il solo bacino sciistico gestito dal Centro turistico del Gran Sasso, spa, società alla cento per cento di proprietà comunale non convince la nuova amministrazione, nonostante l’azienda pubblica abbia giovato di un piano di risanamento finanziario, anche per questo, nel 2014.
Si punta ad incrementare i flussi turistici estivi ed invernali, c’è un Piano d’Area approvato per l’ammodernamento delle strutture turistiche presenti ed il recupero ambientale, ed anzi lo scorso settembre l’amministrazione ha richiesto il trasferimento di 8milioni 172mila 913,90 euro per il completamento di tali interventi e per impostare un effettivo piano di sviluppo e di crescita turistica del polo di attrazione del Gran Sasso, in una visione più ampia, diciamo così. La valorizzazione del patrimonio culturale, naturale e storico non solo dell’Aquila, ma anche di Castel del Monte e di Santo Stefano di Sessanio. Ed ancora sentieristica per mountain bike, arrampicata sportiva, ippovie ed adeguamento delle piste da sci e dintorni, migliorando le infrastrutture che collegano all’area. Attrazione turistica tutto l’anno ed una visione che guardi oltre i confini della stazione sciistica di Assergi, quindi integrare il Piano industriale già approvato dalla passata amministrazione e prevedere il completamento del Piano d’Area, consentendo il collegamento tra le stazioni sciistiche di Montecristo, Fossa di Paganica e Campo Imperatore. Cambio di rotta per avere turismo tutto l’anno, più occupazione ed imprese per la gestione di servizi turistici, anche del terzo settore, per eventi culturali e sportivi ed in sostanza un’evoluzione dell’offerta attuale. Nel futuro sviluppo Biondi vede una necessaria integrazione tra territori, risorse naturali e culturali ed anche enogastronomiche, per questo cercherà esperti in marketing e management turistico, oltre a competenze in materie ambientali e sistemi di mobilità ecosostenibile, per cui avvierà a breve le selezioni. Tuttavia già nelle settimane scorse, si è alzata la critica degli Usi civici di Assergi, perché i tempi si dilaterebbero troppo, mentre i fondi, da più parti, in molti vorrebbero restassero esclusivamente su L’Aquila.