24 Feb 17

Consulenti Usra, ma solo da Roma

Angelo Gigliola, avvocato quarantenne romano, è un nuovo consulente giuridico e amministrativo dell’Ufficio speciale per la ricostruzione. Un incarico da 51mila euro affidato dal responsabile Raniero Fabrizi dal primo febbraio, per la durata di un anno a seguito di selezione pubblica. Ma Gigliola viene da lontano, in carriera da oltre un decennio si è fatte le ossa bene e alla grande, direttamente nella capitale. Angelo Gigliola, raccontava nel 2007 Marco Lillo su L’Espresso e Sergio Fidanzia, trent’anni a testa, iscritti all’albo dal 2005, hanno ricevuto dall’Anas un paio di arbitrati e la difesa della società nelle cause più importanti, quelle contro le autostrade davanti al Tar e alla Corte di giustizia europea. Per le stesse controversie è stato arruolato anche Marco Annoni, legale arrestato dal pool di Mani Pulite che ha patteggiato la sua condanna per tangenti. Il loro compenso è top secret. Ma quella degli avvocati in carriera non è un’eccezione. Perché con una direttiva firmata da Romano Prodi molte categorie sono state escluse dalla trasparenza. Una deroga che regala l’anonimato a tanti professionisti della parcella: tra loro artisti, società di revisione e soprattutto avvocati patrocinanti. Particolare piccante: il segretario generale di Palazzo Chigi che sta seguendo la partita delle consulenze è l’ex avvocato Carlo Malinconico, titolare dell’omonimo studio, chiuso dopo l’approdo a Palazzo Chigi, nel quale hanno mosso i primi passi i giovani Fidanzia e Gigliola. Un bel curriculum per carità, c’è da capire come mai i migliori consulenti del post sisma piovano sempre dalla capitale e sempre con esperienze di Governo. Il sito Usra non fa altro che pubblicare avvisi e determine con cui si cercano consulenti, tecnici e collaboratori da pagare con l’assistenza tecnica disponibile dal Cipe almeno dal 2012 e non c’è controllo da parte dell’amministrazione comunale che al contrario, con l’assessore Di Stefano, pare benedire ogni scelta di Raniero Fabrizi. Parcelle da capogiro che pure non appartengono ad un solo professionista dei luoghi terremotati, lo Stato prende la sua fetta. Ormai si sa.