Sono 28, tra le grandi città europee e comuni più piccoli, gli ufficialmente candidati per l’European Green Capital Award 2020, nato nel 2010 per comunità con oltre 100mila abitanti e l’European Green Leaf Award 2019, nato nel 2015, per i territori da 20mila a 100mila abitanti.
Concorrono per l’European Green Capital Award: Aberdeen, Regno Unito, Budapest Ungheria, Bursa Turchia, Ghent Belgio, Guimarães Portogallo, Lahti Finlandia, Lisbona Portogallo, Ostrava Repubblica Ceca, Prato Italia, Reykjavik Islanda, Siviglia Spagna, Tallinn Estonia e Wroclaw Polonia.
Invece per l’European Green Leaf Award 2019: Avignone Francia, Nagykőrös Ungheria, Serres Grecia, Joensuu Finlandia, Horst aan de Maas Paesi Bassi, Gabrovo Bulgaria, Mechelen Belgio, Pärnu Estonia, Strovolos Cipro, Cornellà de Llobregat Spagna, Taurage Lituania, Delitzsch Germania, Valmiera Lettonia, Santarém Portogallo e Romano Romania.
350mila euro alla metropoli vincente e 75mila euro alla città più piccola.
Il primo titolo di European Green Capital Award lo ha avuto nel 2010 Stoccolma, Amburgo nel 2011, Vitoria Gasteiz nel 2012, Nantes nel 2013, Copenhagen nel 2014, Bristol nel 2015, Lubiana nel 2016, Essen nel 2017, Nijmegen nei Paesi Bassi nel 2018 ed Oslo nel 2019.
L’European Green Leaf Award, destinato alle più piccole ha visto come vincitori Mollet del Vallès, Spagna e Torres Vedras, Portogallo per il 2016; Galway, Irlanda, per il 2017; Leuven Belgio e Växjö Svezia nel 2018. Il messaggio che i premi vogliono trasmettere alle autorità locali è che le città hanno il dovere di contribuire a migliorare la qualità della vita dei cittadini e a ridurre l’impatto ambientale causato dalle aree urbanizzate. Copenaghen inquadra una nuova visione nel 2007 e dopo dieci anni i risultati si vedono. L’Italia e noi, nonostante le opportunità del post sisma, restiamo mentalmente fermi alle urbanizzazioni senza respiro degli anni settanta.