20 Ott 15

Sistema L’Aquila, Trifuoggi si meraviglia

L’ex magistrato e vice sindaco del comune dell’Aquila, Nicola Trifuoggi, ha dichiarato oggi ai microfoni Rai del Tg regionale, che lo sorprende il fatto che i cittadini non si meraviglino affatto delle inchieste in corso. In particolar modo le classi sociali più benestanti. Aggiungerei anche la politica, quella consiliare e di governo cittadino con Cialente in testa, che non s’è sconvolta di un capello, per l’inchiesta per corruzione che ha travolto il segretario generale Carlo Pirozzolo e la dirigente incaricata Patrizia Del Principe, mettendo a fuoco un sistema di assunzioni e procedure concorsuali per niente chiare. Non c’è stato un consigliere che ieri abbia detto al Sindaco una sola parola in Aula. Forse perché temono le tecniche ormai note di questo primo cittadino, per il quale la minima critica, vuol dire rinfacciare pubblicamente al coraggioso di turno, anche la cortesia di un passaggio in auto. Il che lascia immaginare solo il peggio. Il sisma del 2009 ha messo a punto un sistema infernale di favoritismi, clientele, arricchimenti facili, pratiche gonfiate di routine fosse anche per una maiolica più bella, e poi tutta quella selva di incarichi, contratti e contrattini, consulenze e co.co.co. ad amici, amanti e parenti, senza il minimo pudore civico. Un sistema talmente diffuso e radicato nel dna della città che chiunque potrà meravigliarsi al bar o tra le mura domestiche delle inchieste in corso, mentre in giro non potrà far altro che tacere, tanto ognuno è invischiato fino al collo in un sistema L’Aquila, a scavare nel quale se ne vedranno solo di peggiori. Chi è sano non può far altro che constatare ciò che accade, ben sapendo che sulle corruttele e arricchimenti facili, alcune categorie come tecnici, amministratori di condominio e di consorzio ed imprese, sono state le vere protagoniste spesso col terreno facile di privati cittadini. Dal Progetto case in giù a toccare il fondo. All’Aquila terremotata è rimasto poco, chi lavora nella ricostruzione è di fuori e spende fuori, e i cittadini stanchi di non avere una città evadono quando possono, visto che in fondo al tunnel si intravede solo il corso principale del centro storico, iniziato grazie al lavoro della Sovrintendenza.

Nella foto, un rudere di abitazione su via Paganica.