25 Lug 17

Raduno nel Parco, l’esposto del WWF

Il WWF ha depositato un esposto alla Procura della Repubblica dell’Aquila in merito alla manifestazione  del 16 e 17 luglio a Campo Imperatore località Fonte Vetica, nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Le modalità di svolgimento di questa manifestazione e alcuni comportamenti testimoniati da foto e video appaiono del tutto incompatibili, non solo con le norme di tutela previste all’interno del Parco, ma con il semplice buon senso, ha dichiarato Luciano Di Tizio, delegato regionale per l’Abruzzo del WWF Italia. Campeggio al di fuori delle aree consentite, presenza di autoveicoli e motoveicoli sulle praterie d’alta quota, utilizzo e sorvolo di droni, accensione di fuochi, abbandono di rifiuti: c’è da rimanere sconcertati a vedere le immagini e i video realizzati durante la manifestazione. Stiamo parlando di uno dei luoghi che dovrebbe essere tra i più protetti in Italia e nel Continente, visto che Campo Imperatore, oltre che in un parco nazionale, rientra tra le Zone di Protezione Speciale e i Siti di Interesse Comunitario della Rete Natura 2000 dell’Unione Europea. Situazione incredibilmente fuori controllo, ancor più ingiustificata se, come sta emergendo man mano che si fanno ricerche, già negli anni passati vi sono state iniziative di questo genere. Nell’esposto il WWF chiede di accertare se l’evento abbia avuto tutte le autorizzazioni, ad iniziare da quella del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, e in caso positivo se ci fossero prescrizioni da rispettare e se sono stati effettuati dei controlli nella due giorni dell’iniziativa. Una segnalazione è stata inviata anche alla Direzione Generale per la Protezione della Natura e del Mare del Ministero dell’Ambiente. Nel territorio del Parco si ingaggiano crociate e guerre sante per impedire che si muova un solo sasso o che ci sia quel minimo di sviluppo che possa definirsi turismo, fosse anche spartano e di rispetto, e poi chiunque può arrivare e campeggiare dove crede in una landa talmente desolata e abbandonata dove perfino un coyote, si rifiuterebbe di circolare.