22 Gen 19

Perdonanza 2016, col sisma di Amatrice

Non molla il capogruppo di Articolo 1, Giustino Masciocco, sui pagamenti della Perdonanza e con una nota stampa replica alle dichiarazioni odierne del primo cittadino.
Il Braveheart  (cuore impavido) de noantri, alias Pierluigi Biondi, scrive, è intervenuto, sulla vicenda Perdonanza 2018, dichiarando che pagherà gli artisti non appena arriverà la rendicontazione della manifestazione. Ha inoltre sottolineato che, per le manifestazioni passate, ancora ci sono persone che aspettano di essere retribuite.

Amatrice

Proviamo a fare chiarezza almeno sulle ultime tre manifestazioni, edizione 2016 – 2017 – 2018, sottolinea il capogruppo.
Come si ricorderà, l’edizione 2016 fu sconvolta dal terribile sisma che colpì Amatrice ed i centri limitrofi, la Giunta Comunale di allora, con la delibera 335 del 24 agosto 2016, annullò tutti gli eventi spettacolo, mantenendo solo quelli religiosi.
Inoltre con la delibera di Giunta n. 44 del 14 febbraio 2017, con la quale venne approvata la rendicontazione della manifestazione 2016, furono stanziate le somme provenienti dalla sottoscrizione, in collaborazione con Siae e le associazioni del Jazz italiano, e dall’utile dell’evento Perdonanza, rispettivamente euro 33mila 398,45 e 30mila 716,10 per un totale di 64mila 114,55 euro da devolvere per la ricostruzione del Teatro di Amatrice.
L’edizione della Perdonanza del 2017 è stata la prima dell’era Biondi,  il sindaco, in qualità di presidente del Comitato, con decreto n. 179 del 10 luglio 2017, ne ha modificato la composizione.
La rendicontazione del 2017 è avvenuta con delibera di Giunta n. 262 del 29 giugno 2018, come si può notare, a quasi un anno dallo svolgimento.
Ad oggi, non sono stati trasferiti i fondi Cipe, promessi per l’edizione del 2017, quindi quel Comitato, ad oggi,  non ha ancora soddisfatto tutte le richieste di pagamento degli artisti che si sono esibiti e dei service. Arriviamo all’ultima manifestazione, la Perdonanza 2018, quella che è stata definita la più elegante e di maggior qualità, costata, insieme ai Cantieri dell’Immaginario e del Jazz, tra i 700mila e gli 800mila euro, quasi il doppio dell’edizione 2017 e almeno tre/quattro volte in più di quelle realizzate prima del 2016. Ad oggi, dopo 5 mesi dallo svolgimento della manifestazione, è stato approvato dalla Giunta comunale con delibera n. 421 del 29 ottobre 2018, soltanto il preventivo di spesa, presentato dal Comitato a ratifica della manifestazione già svoltasi due mesi prima.
Se il rendiconto percorrerà le stesse tempistiche dell’anno 2017 non ci sarà nessuna delibera di Giunta relativa prima dell’inizio dell’estate 2019 con buona pace di chi aspetta di essere retribuito. Mi si permetta un’ultima considerazione: nell’anno in cui, il Comitato Direttivo della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco, grazie anche all’impegno dell’attuale amministrazione, ha deciso la candidatura della Perdonanza Celestiniana a Patrimonio Immateriale dell’Umanità, ci ritroviamo impantanati sempre nelle beghe da cortile, scrive ancora Masciocco, perché non siamo capaci di scindere il valore della manifestazione dall’agone politico che offusca la mente di chi governa pro-tempore, pensando che la Perdonanza possa essere una vetrina per se stesso piuttosto che un patrimonio della Città. Speriamo che queste vicende non portino nocumento al riconoscimento dell’ambito premio, conclude.

 

Perdonanza: è impossibile anticipare

In questi giorni sta esplodendo il bubbone Perdonanza 2018, riguardante il mancato pagamento degli artisti che si sono esibiti nell’estate scorsa e che hanno fatto gridare al miracolo artistico, il sindaco Biondi e l’assessora alla cultura Di Cosimo, commenta in una nota Giustino Masciocco, capogruppo di Articolo 1 in Consiglio comunale.
Dopo le bugie dette da entrambi sull’effettivo costo della manifestazione, scrive, e che Masciocco denunciò come pari a 700mila euro, anziché i 350mila euro di budget previsti, oggi gli stessi si rifugiano in un assordante silenzio, lasciando al Comitato Perdonanza le responsabilità e la necessità di un intervento pubblico giustificativo. Un comportamento pavido. Purtroppo gli artisti dovranno aspettare la presentazione della rendicontazione da parte del Comune dell’Aquila per ottenere i trasferimenti del programma Restart, il capogruppo rimarca che giusto nel dicembre scorso, a quattro mesi dallo svolgimento della manifestazione, la Giunta ha approvato il solo bilancio preventivo della manifestazione.
Non è possibile ottenere un’anticipazione da parte delle casse comunali, come peraltro qualche scienziato del Comitato pretendeva, riferisce, in quanto tale operazione è preclusa sia da una delibera di Giunta, che dalle norme che regolano la contabilità pubblica.
Infatti le rendicontazioni sulle spese effettuate riguardanti le manifestazioni della Perdonanza e dei Cantieri dell’Immaginario saranno sottoposte al vaglio dell’ente che ha stanziato le somme relative e, soltanto dopo un’accurata verifica, si disporranno i trasferimenti promessi.
Ma di tutto questo al sindaco Biondi interessa poco. Impegnato com’è, a quattro mani, nella campagna elettorale regionale, convinto di essere il candidato Presidente per il centrodestra, conclude Masciocco, per favore qualcuno gli dica che la Meloni ha scelto Marsilio.

 

Perdonanza, Pd: “Danni alla nostra reputazione”

Si tratta di una situazione da sbloccare e risolvere al più presto. È in gioco la reputazione della Perdonanza e quindi della città, per giunta in una fase decisiva, in cui la nostra manifestazione simbolo è candidata a diventare patrimonio Unesco. Così, in una nota di qualche giorno fa, il capogruppo Pd Stefano Palumbo, con il segretario Stefano Albano, a seguito delle notizie dei forti ritardi dei pagamenti agli artisti per l’evento dello scorso agosto.

Stefano Palumbo e Stefano Albano

Per Palumbo ed Albano, le scuse del comitato Perdonanza, e la precisazione secondo la quale si sarebbe ancora nei termini consentiti per i pagamenti, non possono rappresentare alcuna attenuante, specialmente se si considera il fatto che agli artisti, i rimborsi erano stati assicurati in un arco di tempo brevissimo dal termine della manifestazione e che soprattutto, ad oggi, non sono stati ancora effettuati molti pagamenti relativi alla Perdonanza precedente, quella del 2017.
Un’amministrazione che promette fondi e tempistiche che poi, sistematicamente, non trovano riscontro, come viene percepita? E quali sono le conseguenze, in termini di credibilità, che atteggiamenti come questi determinano sul buon nome della manifestazione e dell’intera città? Si domandano Palumbo ed Albano, domande che il Sindaco, presidente del comitato Perdonanza, aggiungono, dovrebbe porsi. Servirebbe infine, concludono, maggior cautela anche sulle promesse del Comune per la riapertura dell’impianto sportivo di Santa Barbara, solo per citarne uno, che sa tanto di campagna elettorale.