28 Apr 18

Milano, la smart city nel quotidiano

Città del futuro. Seconda edizione della mostra Smart city: materials, technology and people, ideata da Material ConneXion Italia in occasione della Milano Design Week 2018 e curata dall’architetto Giulio Ceppi. Dal 16 aprile al 12 maggio negli spazi di Superstudio Più in via Tortona 27, a Milano. L’obiettivo è quello di far sì che attraverso i progetti presentati, i visitatori si immergano nella smart city dove la partecipazione è fondamentale e dove le imposizioni dall’alto di amministratori o urbanisti che pensano progetti solo su carta sono un ricordo lontano, così Ceppi, in un’intervista a lifegate.it. Si tratta di rendere i cittadini più consapevoli di come si può vivere una città migliore, anche attraverso la tecnologia e le piattaforme sociali che permettono processi decisionali dal basso. La mostra è stata concepita guardando i processi di trasformazione in atto tipo il climate change, l’invecchiamento della popolazione oppure il tema della nutrizione diversa, dell’agricoltura urbana o dell’uso consapevole delle risorse. Unilever, che è una grande multinazionale che fa detersivi, è venuta alla mostra con un progetto riguardante il risparmio d’acqua durante il lavaggio dei piatti a mano. Un lavaggio con la lavastoviglie consuma mediamente 5 litri d’acqua (oltre all’energia), ma lavare a mano i piatti di 2-3 persone richiede almeno 20 litri: se tu non rendi le persone consapevoli di questo alla fine la città si trova senz’acqua, spiega Ceppi. Come posso usare le nuove tecnologie per rendere le persone più consapevoli di questo? Posso mettere un sensore sul rubinetto che invia un messaggio tramite un app sul cellulare, un piatto che ti dice quanto consumi oppure posso mettere le persone in rete per vedere chi si è comportato in maniera virtuosa o se un condominio è stato più efficiente di un altro. Dovremo imparare a reagire in tempo reale al climate change e alle catastrofi conseguenti, le popolazioni sono molto più dinamiche e migratorie, saremo sempre più vecchi e sempre più affollati, dovremo avere la capacità di reagire in tempo reale a queste pressioni. Se un ufficio di Milano lancerà uno spazio per gestire gli anziani, scommetto che in tre anni ce ne saranno 400 e questo probabilmente modificherà i trasporti, le logiche, i servizi. In mostra una quarantina di esempi concreti dall’arredamento alla moda, dallo smart living all’abbigliamento, per capire come ricominciare a vivere con più smartness e dove protagonisti sono enti, multinazionali e piccole start up. L’Aquila alla mostra non andrà.