23 Dic 17

Legambiente, senza sconti né confini

Dove va a finire l’amore smisurato per l’ambiente, quando si tratta di arginare il consumo di suolo? Di fare qualcosa di concreto per le oltre 4mila casette abusive post sisma, per cui alcune hanno già un’ordinanza di rimozione ma stanno ancora lì? Non è necessario che tutte quelle costruite per necessità debbano rimanere in loco, o no? Dove sono i progetti per un centro storico a misura di pedone? Dove sono le battaglie per la rimozione dei detrattori ambientali lungo Viale della Croce Rossa? Dove sono i progetti per una mobilità urbana sostenibile? Sono le provocazioni che Enrico Stagnini, presidente del Circolo Legambiente dell’Aquila, pone agli ambientalisti a confine. Cioè solo per certi temi o soltanto all’interno dei confini di un’area vincolata. Sono anni, prosegue, che il dibattito sull’area protetta del Gran Sasso e Monti della Laga è piuttosto acceso, quando si parla di SIC, ZPS e sviluppo turistico, piovono comunicati stampa, dichiarazioni, punti di vista, opinioni, soprattutto da parte di chi si autonomina ambientalista o accetta di buon grado tale appellativo, come d’altra parte lo accetta chi ambientalista lo è 365 giorni l’anno e senza confini, perché è proprio questo il punto, pare che taluni ambientalisti si dèstino solo quando la questione ambientale è confinata all’interno del Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Come se al di fuori non ci fosse altro o non ci fossero limiti da rispettare o paesaggi da tutelare. Si chiede spesso a Legambiente, di cui sono rappresentante, di fornire soluzioni e prendere posizioni su tematiche ambientali determinanti per la vita di tutti. Noi lo facciamo spesso senza sconti per nessuno, ciò che ci interessa è la tutela dell’ambiente e del bene comune anche quando calpestiamo i piedi a qualcuno al di fuori dei confini di un Parco. 
Essere lungimiranti ed ambientalisti all’interno dei confini di un Parco è tanto facile, conclude, quanto per un professore fregiarsi della bravura di uno studente geniale, dimenticando tutti gli altri che compongono la classe.