16 Nov 15

La rivoluzione francese, 14 luglio 1789

Per spiegare le stragi terroristiche di Parigi, sentivo stamattina della mancanza d’integrazione d’immigrati, oggi francesi di quarta generazione, dovuta anche al fatto che i loro stipendi sono sempre più bassi degli altri francesi. Anche le donne hanno lo stipendio più basso degli uomini, non arrivano a fare le Presidenti della Repubblica o le Presidenti del Consiglio e a parità di incarichi manageriali, prendono comunque meno. Ma non per questo si lasciano confinare ai margini e cercano di reagire. Non sono d’accordo sulle teorie, che poi sui social si omologano automaticamente, per cui l’occidente che li ha armati e colonizzati oggi paga lo scotto, oppure piangiamo con il simbolo del tricolore francese sulla giacchetta ma non abbiamo fatto altrettanto per la strage a Beirut, per la Siria che sta così da anni e che da oggi è sotto la feroce reazione francese delle bombe. Chi arma e finanzia la guerra santa non sta solo da queste parti, siede nei tavoli arabi, fanno gli stessi affari e portano distruzione ovunque comandi il loro business. Non dovremmo mettere mai in secondo piano le nostre battaglie europee per la libertà, per abbattere monarchie assolute o dittature più recenti. La rivoluzione francese del 14 luglio del 1789 ha portato in Francia principi di libertà, uguaglianza e fraternità, le basi delle costituzioni contemporanee come la Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino che ne seguì, furono i sanculotti a fare la rivoluzione, ed è grazie a quei semi che oggi sediamo liberamente nei bar, nei ristoranti, nei pub e andiamo a sentire concerti, una libertà conquistata col sangue che non deve attentare nessuno. La Costituzione inglese è la più antica d’Europa ed è con quell’esempio che sono nati i Parlamenti ed il libero confronto democratico, questa è la nostra storia e la dobbiamo difendere, perché per le nostre Costituzioni si sono battuti in tanti, quelle battaglie sacrosante non possono oggi essere minate da conflitti e guerre di potere. Chi non smette di armare e finanziare l’Isis, sta anche in Siria e in Medioriente, negli Stati Uniti e ovunque si guerreggi per gli affari, a fronte dei quali le libertà europee non possono essere minacciate, peccato essere diventati tutti panzoni comodi, per capirlo e non dimenticarlo.