13 Lug 17

La batosta c’è stata, la città aspetta

Domani il primo Consiglio comunale della sindacatura Biondi. Il centro sinistra non c’è più. La sinistra nemmeno. Il centro destra pare rinato. C’è da lavorare, da fare, da ragionare, inutile inseguire leadership mai nate, gli aquilani vogliono fatti e lavoro, un Progetto case meno abbandonato, strade e verde pubblico accettabile e servizi minimi, vogliono stare meglio, stanno male, vivono male ma nessuno ci ha mai fatto caso più di tanto, neanche dopo il sisma, persi tutti dietro gli umori dell’ex Sindaco Cialente, ed il risultato s’è visto. La palla se la sono passata una volta di troppo sempre tra gli stessi, tra i big del Pd, mentre la gente è rimasta chiusa fuori ma lo scacchiere è cambiato. Ci si risveglia da un sonno lungo e ad aspettare c’è la comunità che vuole lavoro, equità, servizi, aggregazione, benessere, sanità, vivibilità, qualità della vita e gli va garantito. Biondi col suo charme è stato bravo, uno di noi, ma sarà dura mettersi al lavoro, passata la sbornia della vittoria inattesa ci sarà da fare i fatti. Non vediamo troppi cavalli di razza in giro capaci di non fa rimpiangere il decennio passato e Biondi da solo non ce la può fare. C’è il bubbone fondi cultura pronto ad esplodere, vogliamo capire bene com’è andata la storia della rinuncia di Downing street, perché non è che uno ottiene 70mila euro di fondi pubblici per un bel progetto e poi rinuncia a cavolo, non scherziamo. C’è un centro che pende a destra, una maggioranza che ha tutto da dimostrare ed una sinistra che ha ignorato la propria identità ed ha davanti una strada in salita. Mentre tra le loro strategie ed i loro tempi c’è sempre la gente che aspetta. Collaborazione leale per il bene della città, hanno detto ieri Masciocco e Ranieri di Articolo 1, ma non collaborazionismo. Quello che ha segnato le ultime consiliature, quello che ha azzerato genuine opposizioni costruendole in base ad interessi soddisfatti, che oggi vedono vincenti quegli stessi attori in ruoli importanti del governo civico. Dopo la batosta si azzera tutto e ognuno in minoranza farà come crede.