15 Nov 16

Joumana Haddad al premio Bonanni

Il 25 ed il 26 novembre prossimi, si terrà la quindicesima edizione del premio letterario internazionale, L’Aquila Bper Banca, intitolato alla scrittrice Laudomia Bonanni. Un’edizione essenziale che premierà solo gli studenti, rinunciando al premio principale e a quello per i penitenziari, come segno di rispetto del sisma del centro Italia. Alla presentazione c’era ieri il presidente del premio Raffaele Marola, la docente Liliana Biondi, il segretario Giuliano Tomassi, la poetessa Anna Maria Giancarli, l’assessore comunale alla cultura Betty Leone e Stefania Pezzopane, presidente della giuria, tra le ideatrici del premio. Ospite d’onore l’intellettuale araba Joumana Haddad che incontrerà il pubblico il 25 novembre alle 17, alla Casa della Cultura di Onna, frazione simbolo del sisma del 2009. Mentre il 26 alle 10.30, all’Auditorium del Parco si terrà la cerimonia di premiazione, nel corso della quale sarà presentata una pubblicazione storica sulle scorse edizioni. Joumana Haddad è nata a Beirut nel 1970 ed è considerata una tra le cento donne arabe più influenti per il suo attivismo sociale e culturale, come spiega nella scheda Liliana Biondi, anche nelle zone più remote ed arretrate del medio Oriente, dove la rivista JASAD, cioè CORPO, specializzata nelle arti e nella letteratura del corpo di cui è fondatrice, conta un gran numero di abbonamenti. Poliglotta e ribelle, sceglie di narrare della  donna e della sua libertà, l’essere donna tout court, non solo araba, ma moderna ed anticonformista, un volto libero che nella realtà libanese coesiste con l’altro, velato e conformista, spiega la Biondi. Docente all’Università libano-americana di Beirut, è vincitrice di numerosi premi come artista, giornalista ed operatrice ed ha partecipato ad un documentario sul poeta palestinese Mahmoud Darwish, già ospite del premio qualche anno fa. Sono una donna. Credono che la mia libertà sia loro proprietà. Ed io glielo lascio credere. E creo. E’ uno stralcio della poesia Donna, per la Biondi emblematica dell’intimità al femminile e della creatività come espressione della libertà. Ha scritto in lingua italiana anche una favola ecologica, Le sette vita di Luca, per Mondadori junior. Una scrittura che scava, quella della Haddad, per scoprire cosa c’è sotto, e non per arrivare alla fine di un tunnel.