16 Mar 16

Il Fai e le strade del pane

Il Fai, Fondo ambiente italiano, andrà quest’anno Per le strade del pane dei centri minori dell’aquilano. Sabato prossimo e domenica offrirà degli itinerari da Pescomaggiore, Picenze, Barisciano, Poggio Picenze, San Demetrio Né Vestini e San Panfilo d’Ocre alla riscoperta degli antichi forni pubblici, per recuperare socialità, degustare pizza e pani e riscoprire la tradizione delle mietiture e delle coltivazioni dei cereali. Fra i luoghi aperti anche la chiesa di Santa Rufina di Roio, con un affresco della scuola del Perugino, attribuito a Giovanni Antonio Percossa. Gli itinerari saranno guidati ed illustrati da 106 giovani della scuola media di Barisciano, dell’Ipsiasar e dell’Itis, con la partecipazione della scuola elementare di Poggio Picenze e la collaborazione dell’associazione San Valentino onlus. I ragazzi spiegheranno le colture del territorio come il grano solina e il grano cappelli, cereale ad alta digeribilità e competitivo sul mercato per capacità di produzione. Giornate per riscoprire i borghi dell’aquilano e sentieri antichi come la passeggiata che da Pescomaggiore conduce al forno di Petogna. Per questo itinerario l’appuntamento è alle 9.30 di sabato all’eco villaggio, con assaggi di pizza appena cotta, l’Ama metterà a disposizione alle ore 14, un bus navetta per il tratto Picenze Pescomaggiore, praticamente per il secondo itinerario che da Petogna conduce a Pescomaggiore, con sosta e degustazione di prodotti tipici al forno e nel pomeriggio video ed incontri. C’è poi il percorso di Poggio Picenze dalle 15 di sabato e quello di San Demetrio dalle 9.30 di domenica 20 marzo. I forni di Ocre, domenica dalle 9.30, con la visita al monastero di Sant’Angelo e i suoi orti e Barisciano, dove si concluderà nel pomeriggio l’iniziativa Per le strade del pane, con interviste dei ciceroni, racconti e la riscoperta dell’iscrizione settecentesca nella Piazza del forno in disuso, che ne regolava l’uso pubblico, e così recita Capitolazione fatta da questa università per quelli che affittano le forni debbiano cocere pane e pizze e no’ possono pretendere più di tre panelle per tavola sotto pena di carlini tr’ta. Bars’no a primo febraro 1737.