10 Apr 17

Fondi cultura e conflitti d’interesse

Un’interrogazione parlamentare e chiarimenti all’Usra e al Cipe, oltre che alla Struttura di Missione coordinata da Gaetano Marchesi, responsabile della gestione del 4% dei fondi della ricostruzione da destinare alla ripresa. Lo farà il M5S. Lo hanno spiegato nel corso di una conferenza stampa Fausto Corti, Fabrizio Righetti e la senatrice Enza Blundo. Un asse da 13milioni e 200mila euro gestito dal Comune dell’Aquila, dedicato alla cultura e da assegnare con selezioni fino al 2020, invece i primi tre milioni per il 2016 saranno distribuiti a rendiconto e senza bandi. C’è da capire chi c’era negli incontri a portare gli interessi di quanti, i soliti noti, prenderanno fondi pubblici senza aver partecipato né a bandi né a selezioni. Comprese le istituzioni del Fus, il Fondo unico per lo spettacolo che già finanzia Teatro Stabile, Sinfonica, Solisti aquilani e la Barattelli, ai quali qualcuno ha assicurato una fetta da 1milione e 600 mila euro secco. Vengono sottratti fondi alla collettività aquilana, ha commentato Corti, tre milioni di euro che avrebbero potuto essere spesi negli anni a seguire, invece il Comune ha identificato già i beneficiari quando il Ministero nella scheda parlava di enti candidabili al Fus e non finanziati dal Fondo. Oltre al milione e 600mila euro che andrà a loro, 900mila euro saranno distribuiti a progetti già fatti, basterà portare solo le rendicontazioni su un bando pubblicato per appena 15 giorni e scaduto il 3 aprile scorso. Rispetto a tali schede, ha proseguito, il Comune ha voluto specificare attività cinematografiche e tutti sappiamo che opera sul territorio il Centro sperimentale di cinematografia che ha ereditato ciò che era l’Accademia dell’Immagine, il cui presidente Massimo Cialente, è stato condannato dalla Corte dei Conti per illegittimità di bilancio. Righetti ha evidenziato un potenziale conflitto d’interessi nel coordinatore nominato dal Comune, Antonio Massena, che risulterebbe anche collaboratore del Tsa e direttore dei Cantieri dell’Immaginario, due soggetti potenzialmente beneficiari della misura economica. Siamo costretti ad intervenire per il persistere di modalità scorrette di gestione ha chiuso la senatrice Blundo, di certo ha potuto presentare progetti chi aveva degli agganci, chi non li aveva non ha potuto fare nulla perché non ne ha avuto il tempo. Il terzo asse da 500mila euro per il cratere, sarà assegnato insieme ai contributi del 2017, peccato non usare le stesse modalità trasparenti all’Aquila.