15 Mar 17

Elezioni, ricominceranno da dentro

Post sisma, Piano regolatore, ripresa economica, occupazione, sanità, degrado sociale, problemi aggregativi, riqualificazione e centri storici, frazioni, chiese, monumenti e Progetto case. Sono presi a tal punto da accordi e strategie preelettorali che i problemi svaniscono. Cialente fa comunicati come fosse nel 2007 e in una città normale, la sua maggioranza lo segue insonnolita, l’opposizione, a parte qualche rara eccezione, segue a sua volta la maggioranza e così capita che tutti i buchi neri che lascerà Cialente diventino miracolosamente bianchi. Aeroporto di Preturo tutto ok, Accord Phoenix tutto ok, Gran Sasso e rilancio della montagna tutto ok, il rientro in centro storico si risolve quindi è ok, Progetto case è ok, tra piastre evacuate, salvaguardia del patrimonio e degli arredi, è tutto ok, anche la pubblica incolumità e il controllo delle occupazioni abusive sono ok, ed ancora una viabilità al top, una smart city praticamente fatta, con una mobilità sostenibile ed una pedonalizzazione del centro storico ormai impostata per il futuro, polveri sottili ed ambiente salvaguardato nel cantiere più grande d’Europa, tutti fattori di una ricostruzione post sisma tenuti perfettamente sotto controllo da Massimo Cialente che al di là di qualche piccolo errore di gestione assolutamente perdonabile, visto il disastro del sei aprile, ha fatto solo del suo meglio. Ed è il messaggio che passa tra opposizioni calmissime, a parte le solite eccezioni, ed antiche minoranze a sinistra di Cialente che hanno tutto l’orgoglio di ritrovare la quadra, purché ci sia un posto al sole dove passare i prossimi cinque anni, meglio dieci, e ricominciare da dentro con le commissioni, le sedute, le mozioni ed interrogazioni a chiedere di Progetto case, ripresa, cultura, economia, strade, fontanelle, 4%, lavoro, centri storici, debiti, frazioni, aggregati, consorzi ed urbanistica di ogni tipo, che si supererà comunque con le varianti, è la storia del nostro Paese non è riuscita a fare eccezione L’Aquila, che pure avrebbe potuto dopo un 6 aprile e intanto impostano nuovi programmi a fini intanto elettoralistici.