17 Feb 17

Corte dei Conti, la politica reagisce

E’ stato inaugurato oggi all’Aquila l’anno giudiziario della Corte dei Conti. Il nuovo Codice di giustizia contabile, introdotto col decreto legislativo 174 del 2016, pare però voler restringere l’azione della Procura che potrebbe essere nulla qualora la motivazione fosse omessa o considerata apparente. Il che nella relazione del procuratore Maurizio Stanco, potrebbe innescare strumentali contestazioni e potrebbero cadere nel nulla richieste del tutto giustificate nella sostanza. E’ poi vietata l’istruttoria dopo l’invito a dedurre, notificato il quale, non si può più indagare o chiedere notizie salvo per nuovi elementi emersi, per Stanco una barriera, o forse il tentativo della politica di ammorbidire la giustizia contabile nei propri riguardi. 77 le citazioni in giudizio depositate nel 2016. La relazione del presidente Tommaso Miele ha evidenziato come il nuovo Codice resti indeterminato sui tempi della prescrizione in caso di occultamento doloso che potrebbe realizzarsi sine die e senza regole certe rischierebbe ancora una volta di alleggerire le posizioni, in caso di colpa, di politici e amministratori. Il 2016 s’è concluso con 46 sentenze, di cui solo 8 assoluzioni. La Sezione regionale di controllo verifica anche le relazioni di fine mandato di Comuni e Province per accertare, tra l’altro, principi di trasparenza delle decisioni di entrata e di spesa, su 72 controlli, ha constatato 19 violazioni. Ha esaminato i piani di razionalizzazione delle partecipazioni societarie degli enti, rilevando criticità a tutti gli atenei abruzzesi e Camere di Commercio ed ha approvato lo scorso novembre il Referto sui piani di razionalizzazione delle società partecipate predisposti dagli enti territoriali d’Abruzzo. Le principali criticità riscontrate  leggiamo nella relazione, hanno riguardato la carenza di motivazioni sufficienti a suffragare l’effettiva indispensabilità delle partecipazioni rispetto al conseguimento delle finalità istituzionali dell’ente e sul tema del contenimento dei costi delle società di cui si mantiene la partecipazione, l’assenza di una preventiva analisi delle spese di funzionamento delle singole società.