Ci siamo persi il Premio nazionale del Paesaggio 2021 assegnato a La biodiversità dentro la città: la val d’Astino di Bergamo, che sarà ora candidata italiana alla VII edizione del Premio del Paesaggio del Consiglio d’Europa.
Si tratta di un monastero vallombrosano, con canali e coltivazioni, costruito nel medioevo nella val d’Astino, una risorsa verde dentro una città industrializzata; l’intera area è stata poi privatizzata e infine abbandonata, diventando periferia agricola degradata. Il progetto di recupero e pianificazione del paesaggio della valle d’Astino è iniziato nel 2007 con l’acquisizione del monastero da parte della Fondazione Misericordia Maggiore di Bergamo, che, stringendo accordi di collaborazione con istituzioni pubbliche, aziende agricole e cooperative, ha avviato il restauro del complesso e il recupero paesaggistico del patrimonio terriero della valle all’insegna della biodiversità e delle coltivazioni biologiche. Il progetto, che ha visto il coinvolgimento della popolazione, ha previsto l’impiego di persone svantaggiate.
Nel 2017 è stato sottoscritto un Accordo di programma per la salvaguardia, gestione e pianificazione del paesaggio della valle di Astino; il recupero del monastero e delle cascine dell’area, Cascina Convento e Cascina Mulino, nonché del castello e dei sentieri; la creazione di percorsi didattici all’interno del bosco dell’Allegrezza; il recupero delle coltivazioni tradizionali, attuate secondo metodi biologici, e della rete idrica, frutto dell’azione secolare dei monaci; la costituzione di una sede separata dell’Orto botanico.
Sono state quindi attivate iniziative culturali, didattiche e di formazione, legate al paesaggio e all’alimentazione, per restituire Astino e la sua valle ai bergamaschi, si legge ancora sul sito Mibact.
Il progetto ha vinto per la restituzione alla pubblica fruizione di un paesaggio in stato di degrado che rischiava di essere oggetto di interventi speculativi, è scritto nella motivazione, offre spunti importanti sul tema della rigenerazione delle periferie e delle cinture verdi con azioni integrate che hanno riportato l’area al centro dell’ecosistema urbano in connessione con la città storica.
Proprietà, agricoltori, enti pubblici, abitanti, cittadini e collettività urbana dialogano infine grazie alla Carta Etica, pensata per comporre le varie esigenze e interessi, c’è poi il Protocollo d’intesa del 2007, quindi l’Accordo di programma del 2017.
Le iniziative di alta formazione e i seminari legati alla Convenzione europea del Paesaggio, come l’Université d’été, contribuiscono a diffonderne i valori e a promuovere la formazione di specialisti nel settore della conoscenza e dell’intervento sui paesaggi. Alcune iniziative di portata internazionale, come l’organizzazione ad Astino del G7 dell’Agricoltura, hanno rafforzato il ruolo del sito nella promozione della biodiversità.
I cittadini hanno visto quest’area di nuovo collegata alla città, non più attraverso percorsi automobilistici, ma grazie a una rete sentieristica di mobilità dolce. Astino, si legge ancora, è stata inclusa nelle iniziative legate alla smart city di Bergamo. L’integrazione dei servizi turistici, ricreativi, culturali ed educativi con la funzione produttiva agricola, permette agli utenti di fruire del paesaggio immergendosi nella cultura del luogo. L’esperienza di consumo diventa occasione di arricchimento culturale e sociale. La promozione del benessere individuale è stata colta anche attraverso percorsi di inserimento nel lavoro di figure svantaggiate.
Menzioni speciali del Premio a Ri-vivere il paesaggio montano il Parco dei monti Rognosi e della Valle del Sovara: dalle risorse culturali e naturali al turismo rurale e sostenibile, della Comunità Montana dei Comuni della Val Tiberina Toscana.
Ed ancora dieci menzioni assegnate a: La pergola abruzzese. L’esperienza tollese e la Carta di Tollo, del Comune di Tollo; Podere case Lovara a Punta Mesco, del FAI; Sentiero Italia del CAI; Rasiglia: l’anima di un borgo tra natura e comunità, di Rasiglia e le sue sorgenti APS; Colture e Culture, vivere tra i calanchi di Atri, della Riserva naturale regionale oasi WWF Calanchi di Atri; Tutela di una paesaggio storico da parte della Comunità di Montafia d’Asti, del Comitato “I nostri figli” di Montafia; La Comunità di Mosciarella di Capranica Prenestina, del Comune di Capranica Prenestina; Concorso artistico internazionale Two Calls for Vajont Diga del Vajont e Nuovo spazio di Casso, dei Comuni di Erto e Casso; Greenway del lago di Como, del Comune di Tremezzina e Longevitas Mandrolisai. La Sardegna è bella dentro. Ecomuseo del territorio, dei Comuni di Atzara, Meana Sardo, Ortueri e Sòrgono. Infine cinque segnalazioni.
Nel 2019 l’Amphitheatre di Beverly Pepper al Parco del Sole all’Aquila ottenne la menzione speciale.