Facciamo squadra e puntiamo alla valorizzazione del nostro tartufo. E’ stato questo l’appello lanciato il vice presidente della Regione Abruzzo, con delega all’agricoltura e ai parchi, Emanuele Imprudente, nell’ambito della presentazione del marchio Tartufo d’Abruzzo presentato nei giorni scorsi nella sala ipogea del Consiglio regionale d’Abruzzo.
Un vero e proprio marchio, spiega una nota stampa, che identifica un prodotto di cui il sottosuolo abruzzese è ricco e che necessita di tutela e promozione come ricordato dal presidente dell’Amta, Fabio Cerretano in apertura dei lavori.
Bisogna lavorare su più fronti, ha commentato il vice presidente della Regione Abruzzo Imprudente, se dobbiamo credere in qualcosa che ha un valore serve partire per primi senza predicare bene e razzolare male. Questo è il momento di fare il salto di qualità come hanno fatto altre realtà che di fatto sono state più brave di noi. Dobbiamo lavorare ad una crescita complessiva che comprenda il marchio, il logo e il disciplinare che è la vera scommessa. Stiamo giocando insieme una partita importante ma difficile. In Abruzzo si deve passare dalla conservazione all’opportunità. L’idea è quello di unire tutto il sistema abruzzese dei prodotti in un unico marchio, un marchio di certificazione e qualità della Regione.
Il tartufo lo abbiamo da gennaio a dicembre, ha ricordato Giovanni Scioli, presidente Catra, bisogna tener conto di diversi fattori e sviluppare il suo potenziale attraverso il turismo esponenziale e la sostenibilità.
Dino Viani ha poi presentato il video dedicato al Tartufo d’Abruzzo nell’ambito del progetto di valorizzazione, mentre Cerretano ha illustrato il percorso che si sta intraprendendo per la candidatura a bene immateriale della cerca e cavatura del tartufo all’Unesco ai tanti presenti tra i quali c’era anche il consigliere regionale Antonietta La Porta.
L’assessore regionale al Turismo, Mauro Febbo ha ricordato l’importanza dell’approvazione della legge regionale sul tartufo condivisa, giunta al termine di un percorso volto a mettere in luce il patrimonio del tartufo. Come governo regionale lavoriamo perché il tartufo non sia una ricchezza solo di chi lo va a cavare, ma possa far parte di una rete che porti alla scoperta delle aree interne. Lorenzo Sospiri, presidente del Consiglio regionale, ha ribadito l’assoluto valore aggiunto del tartufo nella panoramica dei prodotti tipici e delle risorse d’Abruzzo. Possiamo dopo anni raccontare al mondo che c’è una terra magica ricca di prodotti da valorizzare, ha evidenziato, l’Abruzzo è una terra piccola nel panorama mondiale è tempo che questo marchio arrivi e venga da tutti riconosciuto e sostenuto. A dare un contributo tecnico il professore, Mirco Iotti, dell’Università Mesva dell’Aquila e l’agronomo, Gabriella di Massimo, che hanno spiegato la situazione del tartufo in Abruzzo e la sua preziosità nell’economia delle aree intere. A chiudere la giornata di lavoro è stato il vice presidente del Consiglio regionale con delega all’agricoltura e ai parchi, Imprudente, che si è schierato dalla parte dei tartufai invitandoli a fare squadra per puntare alla valorizzazione.