Le scuole superiori su cui la Provincia dell’Aquila nel 2013 commissionò le prove di vulnerabilità sismica in base agli obblighi normativi del 2003, hanno evidenziato tutte una resistenza inferiore al 30%. Ulteriori prove sono state fatte solo sul Cotugno quando tutte le altre scuole sono, al pari del classico, almeno da migliorare sismicamente, tra il 65% ed il 75% di sicurezza di un edificio di nuova costruzione secondo le tecniche di costruzione del 2008, se non da adeguare sismicamente come si prescrive per lo scientifico ed i geometri. Questi sono i parametri a cui gli studi incaricati hanno fatto riferimento per prevedere secondo legge l’adeguamento, il miglioramento, oppure interventi isolati sulle strutture a seconda delle necessità. La vita nominale di un edificio viene assunta pari a 50 anni, mentre gli stati limite nei confronti dei quali viene valutata la vulnerabilità sismica, sono quelli relativi alla Salvaguardia della Vita e allo stato limite del Danno. Sul Colecchi e l’Andrea Bafile, i geometri e lo scientifico, l’Mpm Ingegneria srl relazionò valori percentuali di resistenza delle strutture piuttosto bassi, nell’ordine del 31%, consigliò la demolizione e ricostruzione perché l’adeguamento sarebbe costato troppo. Il progetto costruttivo è del 1972. Sull’Itis, lo studio Aureli Soil snc scrisse il livello di sicurezza attuale è inferiore al 30%. 12milioni e mezzo di euro il costo stimato per il miglioramento ed il primo lotto è del 1972. C’è poi l’Ipsiasar, un progetto del 1965, su cui lo studio tecnico Berardino Caresta propose un miglioramento sismico perché il livello di sicurezza attuale è inferiore al 30%. 3milioni 33mila euro, la stima del miglioramento. Peraltro Caresta non prese in considerazione la palestra, in ricostruzione dal 2009 ed oggetto di riqualificazione da parte del Provveditorato che con sopralluoghi visivi, nel 2009, decise che il resto della struttura fosse a posto. Infine il Cotugno, su cui l’ingegnera Irene Catana non fece esami sui lavori di miglioramento eseguiti a seguito del 6 aprile, ma valutò che alla prova di carichi e pesi, la struttura in certi corpi stava al 26.3 per cento di vulnerabilità. Mi chiedo come facciano i dirigenti scolastici a prendersi la responsabilità dell’apertura con agibilità sismiche del 2009, quando le verifiche furono fatte ad occhio, se fossero valide oggi ne esigano l’aggiornamento immediato. Sulle elementari e medie, di competenza del Comune dell’Aquila, nulla è stato fatto.