Il capoluogo ha subito negli ultimi decenni speculazioni selvagge, cambi di destinazione d’uso e consumo della gran parte del suolo agricolo, grazie ai favori che la politica ha fatto negli anni all’edilizia. Se da un lato hanno costruito, dall’altro le cessioni al pubblico per verde pubblico attrezzato, parcheggi e viabilità non sono mai state fatte e nessuno, forti evidentemente di contatti dentro l’amministrazione, ha mai sanzionato o controllato. Addirittura, spessissimo su aree da cedere hanno costruito abusivamente ed hanno pure sanato. Immagino cosa accadrà sulle aree bianche per cui a fronte della bella decisione pubblica di concedere bassi indici di edificabilità, sulle aree a vincolo decaduto, dovranno controllare che il verde o i parcheggi da cedere al pubblico diventi realtà. E come la politica continui a favorire le imprese, si vede in una recente delibera con cui invece di incassare la polizza fideiussoria di circa mezzo milione di euro dai Rotilio, gli imprenditori che prendono dal Comune almeno mezzo milione di euro l’anno per aver affittato il loro invenduto agli uffici per la ricostruzione e all’Usra, ritirano l’ingiunzione di pagamento, prelevano solo 50mila euro circa, ed accettano un atto aggiuntivo, ad una convenzione in realtà scaduta, che si chiama Rotilio city, che non è altro che un nuovo planivolumetrico con cui faranno parcheggi entro 90 giorni e sistemeranno le aree per 13.161 mq. Non manca un manufatto abusivo con 15 posti auto, da cedere al Comune, e tra una scarpata ed un riempimento, non potendo più realizzare un collegamento pedonale tra l’ex Ospedale di Collemaggio e via Strinella alta, faranno con delle pezze a colori un pavimentato che consentirà una viabilità verso l’area della Asl. Se è questo il concetto di riqualificazione di un territorio alzo le mani, il meglio per una città si continua a contrattare a tavolino senza mai guardare l’interesse generale.