A fronte di una ricostruzione che non decolla, per cui sono stati spesi dal 2009, 7miliardi e due, c’è un mondo sotterraneo ed occulto che succhia indisturbato milioni di euro ai terremotati. Lo hanno fatto con la gestione commissariale, per cui nei 5miliardi e 325milioni di euro erogati per la ricostruzione privata, c’è circa un miliardo che potrebbe riguardare anche altre spese, lo dice il Governo facendo il punto nella programmazione economica del post sisma e non specifica altro, accantonano anche 5milioni di euro, che potrebbero emergere dalla rendicontazione della gestione commissariale. C’è poi la prima miliardaria speculazione sugli alloggi del Progetto case e Map, ed un ulteriore filone che riemerge e pensavo definitivamente chiuso con i commissari e invece no, perché ci impongono strutture semi governative in loco chiamate Uffici speciali. Uno per L’Aquila l’altro per il cratere, per monitorare la spesa, rendicontarla a Roma e coordinare l’intero processo, ma nient’affatto soddisfatti un anno fa inventano una nuova struttura all’interno del Diset, il vecchio Dipartimento della Coesione territoriale del ministro Barca, che hanno chiamato Struttura di missione. Osservata dalla Corte dei Conti per la spending review, non gli ha impedito di andare avanti con un coordinatore generale, due dirigenti e 18 unità lavorative, tutti del comparto ministeriale a prendere il largo nel pescoso mare della ricostruzione d’Abruzzo. Si foraggiano con parte dei 22milioni di euro che dal 2012 vengono accantonati su una generica assistenza tecnica e succhiano fondi, fino al milione di euro l’anno, per funzionare. Oltre a consulenze ed incarichi a società in house romane e piccoli incarichi per sé, come i 40mila euro assicurati dalla De Micheli, la sottosegretaria che si occupa del cratere, alla Struttura, solo per valutare il fabbisogno in termini di risorse umane per il post sisma fino al 2020. Il tutto avrebbero dovuto già farlo i capi degli Uffici speciali, e nonostante tante teste pensanti continuano a chiudere solo poche decine di pratiche al mese, sulle migliaia ancora da vistare.