14 Gen 15

Truffa/turbativa d’asta, sequestrati beni

La Guardia di Finanza dell’Aquila, su richiesta della Procura della Repubblica, ha sequestrato a due imprese edili aquilane beni immobili per un valore di 2milioni e mezzo di euro nel capoluogo d’Abruzzo, e a Tortoreto, in provincia di Teramo. Indagate dodici persone tra dirigenti e tecnici del Provveditorato alle Opere Pubbliche, tra cui i provveditori Guglielmi e Santariga, i quadri Genitti, Di Giacomo, Quartaroli e Clementi, il tecnico esterno Benevieri e gli imprenditori Giulio Vittorini, Ettore Barattelli, Enzo Romano Marinelli ed Aldo Del Beato del Consorzio Federico II, già finito nel mirino della magistratura qualche anno fa, per presunti rapporti con la cricca fiorentina che la notte del 6 aprile 2009 rideva, pregustando gli affari che avrebbe potuto portare a termine con la ricostruzione, grazie agli appoggi di politici e dirigenti pubblici con i quali sperava di accaparrarsi importanti commesse, ricostruisce in una nota la Finanza, sfruttando conoscenze e rapporti con la Protezione civile nazionale ed i Provveditorati alle Opere Pubbliche. Il Consorzio Federico II si costituì appena dopo un mese la scossa del 6 aprile. Truffa aggravata ai danni del Provveditorato e della Protezione civile e turbativa d’asta per l’assegnazione dei lavori all’ex Caserma Campomizzi, oggi residenza universitaria, tra i reati contestati per i quali, secondo l’accusa, il Provveditorato alle Opere Pubbliche avrebbe fatto del tutto per far sì che il cantiere fosse assicurato al Federico II. Turbativa d’asta e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, prosegue nella nota la Finanza, abuso d’ufficio, reiterate falsità ideologiche commesse da pubblici ufficiali e da privati con l’emissione utilizzo di fatture per operazioni inesistenti per 600mila euro. L’ingiusto vantaggio patrimoniale conseguito dalle imprese è stato quantificato dai periti della Procura in 2milioni e mezzo di euro. Il sequestro ha riguardato tre appartamenti, un villino ed un box nel complesso residenziale Il Castello di Tortoreto, ed un capannone ad uso commerciale, sede dell’impresa indagata, tre appartamenti a Pettino, uno a Sant’Antonio ed un box nei pressi di Viale Corrado IV all’Aquila. Nel registro degli indagati anche le società Marinelli ed Equizi srl, appaltatrice dei lavori e la F.lli Ettore e Carlo Barattelli srl subappaltatrice di parte dei lavori le quali, a norma di legge, dovranno rispondere anche della responsabilità amministrativa degli enti.