2009/19. No, quello col cane può restare
Ci sono stati due momenti precisi in cui ho definito il mio rapporto con i mass media, uno è la notte del 6 aprile, quando mi ritrovai circondato da un selva di telecamere puntate su uno dei tanti edifici
Ci sono stati due momenti precisi in cui ho definito il mio rapporto con i mass media, uno è la notte del 6 aprile, quando mi ritrovai circondato da un selva di telecamere puntate su uno dei tanti edifici
Nei giorni della commemorazione del sisma del 6 aprile 2009, Gran Sasso Acqua spa, società partecipata che gestisce il servizio idrico, contribuisce al ricordo e alla memoria con le testimonianze di chi,
Mi piacerebbe per esempio capire di più di noi aquilani.
Ci sono mai stati gli aquilani?
Da noi a noi.
Senza far parlare per noi fiction, mostre studiate ad effetto per stupire, più che per condividere,
Domani, dieci anni fa, la riunione della Commissione Grandi Rischi all’Aquila, a seguito della brutta scossa del 30 marzo 2009. La Commissione rassicurò la cittadinanza sullo sciame sismico in corso
A dieci anni dal sisma che ha segnato la nostra comunità i giovani costruttori desiderano lasciare un segno tangibile dell’impegno della categoria per la rinascita.
E’ per questo, le parole del presidente
L’Unione europea ha istituito la Giornata europea dei Giusti il 6 marzo, dedicata a quanti, in ogni parte del mondo, hanno salvato, anche nel presente, vite umane in tutti i genocidi e difeso la
Libraio, editore e poeta è morto Leandro Ugo Iapadre.
Ci ha lasciati uno dei protagonisti della diffusione della cultura e della conoscenza in questa città. Con queste parole il sindaco
Una corsa contro il tempo per il Parco della memoria per le vittime del 6 aprile 2009 a piazzale Paoli.
A poche settimane dal decennale del 2009 è stata aperta la procedura per sostituire la direzione
Non mi interessa il marchio politico o la tessera di partito, mi interessa che questa città sia in grado di offrire di nuovo alla comunità la possibilità di vivere la cultura come rito collettivo che
Un risultato tutt’altro che scontato. Ci sono voluti trentatré radio telescopi distribuiti in cinque continenti, dall’Australia agli Stati Uniti passando per Asia, Europa e Sud Africa, e trentasei