L’indagine ministeriale sulla mobilità sostenibile 2015, pone L’Aquila al terz’ultimo posto, quindi 48ma, tra le 50 principali città italiane. Dal 2008 al 2013 i passeggeri del trasporto pubblico locale del capoluogo sono diminuiti del 27,7%, secondo l’elaborazione del Centro Ricerche Continental Autocarro su dati Istat. Mezzi obsoleti ed un approccio vecchio alla gestione del trasporto pubblico, sarebbero i motivi del calo passeggeri su scala nazionale, all’Aquila dovrebbe essere un altro discorso impostato per un futuro nuovo ed ecosostenibile, ma alla fine non riusciamo a fare la differenza, anche la recente indagine Anmil sull’accessibilità e vivibilità di oltre 100 province d’Italia, ha posto L’Aquila all’ultimo posto con Agrigento e Campobasso. Con queste credenziali l’assessore Di Stefano oltre a massacrare un’idea giusta di ricostruzione post sisma, ha confezionato un Piano regolatore con i quattro urbanisti di fiducia e due geometri comunali, ormai pronto, senza la partecipazione dei consiglieri, dei cittadini, delle associazioni e delle parti sociali. Parla della Dichiarazione di Toledo nel preliminare già votato e della sostenibilità, ma la realtà è già andata da tutt’altra parte perché poi L’Aquila non volando alto tra le smart city è agli ultimissimi posti per sostenibilità e qualità della vita. E se perdessimo anche il treno di un’urbanistica innovata, saremmo davvero spacciati. Bocciati in questo ambito anche da Pirozzolo nel report sul controllo strategico, temiamo l’edificabilità introdotta nel nuovo strumento, su quella disponibile per circa 13mila abitanti ancora. Cosa c’è di strategico in quel Piano, quale infrastruttura, quale strada, quanti quartieri? Lo sa solo lui. Dove faremo le scuole, dove inseriremo le attività commerciali, per cui manca ancora il nuovo Piano? Non se n’è parlato più. C’è stato un terremoto, ma Di Stefano sicuro di sé come fosse il miglior urbanista del mondo, ma nessun urbanista fregno sarebbe sempre sicuro di sé, ha già deciso tutto e porterà il pacchetto in Consiglio giusto prima delle elezioni. Questo assessore va fermato, qualcuno trovi il coraggio.