20 Feb 20

Simone Cristicchi neanche ci vede

Mi chiamo Simone Cristicchi sono un cantautore attore italiano e sono qui per sostenere la candidatura di Volterra come Capitale italiana della Cultura. Ho lavorato a stretto contatto con questa città a cui sono molto molto affezionato…ci sono tante meraviglie, credo sia giusto e doveroso che questa città rappresenti l’Italia come un centro e un luogo di cultura.

Questo il messaggio di Simone Cristicchi, direttore artistico del Teatro stabile d’Abruzzo, ieri, in un video diffuso sul quotidiano La Nazione, a sostegno di Volterra, nonostante anche L’Aquila sia candidata a Capitale italiana della Cultura 2021.

S’è scatenato un putiferio.

Oggi, Simone Cristicchi, in una nota ufficiale diramata dal Teatro stabile d’Abruzzo, ha scritto:

Sono il direttore del Teatro stabile d’Abruzzo che ha sede all’Aquila, anche L’Aquila è candidata ad essere Capitale italiana della Cultura e L’Aquila è la città che ha accolto la mia maturità artistica, è una città impegnata nella ricostruzione dopo il terribile sisma del 2009 che sta rinascendo più forte di prima anche attraverso la Cultura, la Musica, il Teatro, la Bellezza. Il mio sostegno alla candidatura dell’Aquila è incondizionato, come TsA abbiamo presentato dei progetti che sono stati inseriti nel programma delle manifestazioni e il mio impegno sarà costante per vedere realizzato questo sogno. Non voglio che la mia testimonianza di affetto sia interpretata come una preferenza nell’ambito delle candidature, L’Aquila è il mio presente, una città che fa parte della mia vita e che non ha pari al mondo per forza e volontà di rinascita.

Cristicchi è lontano anni luce dalle nostre dinamiche, dai nostri dolori, dalle nostre contraddizioni e dai nostri limiti, dalla nostra storia e dal nostro provincialismo, dai nostri desideri e dai nostri sogni parteggiava ieri per Volterra col suo bel faccione rotondo, in un video che non lascia scampo a fraintendimenti. E parteggiava con il cuore.

Sono lontani i tempi ed i giorni in cui Gigi Proietti, direttore artistico del Teatro stabile quando il Teatro stabile era tra i migliori d’Italia, piangeva per le vie del centro storico, subito dopo il 6 aprile 2009, piangeva la distruzione Proietti, da solo, per le vie del nostro e del suo centro storico, piangeva ed era sincero.

Simone Cristicchi oggi ha scritto quelle quattro righe perché qualcuno gliele avrà suggerite. E’ stato selezionato col cuore perché portasse con la sua sensibilità artistica il nome di un Teatro stabile di tutto riguardo in giro per il mondo.

Ieri è arrivata la sveglia, Cristicchi neanche ci vede e ne dovremo prendere atto.