23 Dic 15

Quando all’aria aperta diventa un lusso

Sono giorni d’allerta per l’inquinamento ambientale che nelle grandi città italiane, a causa dell’alta pressione e del fatto che non piove da settimane, sta preoccupando seriamente amministrazioni e cittadini. Auto a targhe alterne, biglietti bus stracciati, parecchi incentivi a non prendere l’automobile, ma anche divieti di accendere caminetti fino a fine gennaio in alcune città e soprattutto il fatto di evitare di andare a passeggiare o a correre all’aperto e di uscire con i passeggini per le strade. Brutti segnali dei cambiamenti climatici impossibili da ignorare, anche se presi dalle feste si esce di più comunque, per assaltare centri commerciali triplicando il traffico. Il fatto è che i messaggi del pianeta sono sempre più forti e non c’è immagine natalizia che tenga, con neve e pupazzi di neve per sbiadire questi allarmi disastrosi per cui consigliano vivamente, non siamo ancora al punto di vietare, ma dovrebbero, l’uscita all’aperto e la passeggiata: cosa rimane? Una volta fatti gli acquisti e la spesa natalizia, una volta mangiato e consumato i lauti pasti delle feste dovrebbero tapparsi in casa o uscire con le mascherine antismog, una prospettiva apocalittica come a Pechino. Con la legge di stabilità hanno votato anche il collegato ambientale a sostegno della mobilità sostenibile, meglio lasciare a casa anche scooter e motorini in questi giorni, a tutela delle acque e delle emissioni atmosferiche, incentivi per acquistare materiali recuperati, il ritorno al vuoto a rendere e le sanzioni per chi getta cicche per strada o dall’auto. Misure buone e vitali se non fosse che non siamo pronti a farle nostre. Come non lo siamo in città piccole e di provincia come L’Aquila, dove l’aria buona è un lusso e dove la mobilità sostenibile non è necessaria tanto i cittadini insistono nel volersi riappropriare del centro segnato dal sisma del 2009, parcheggiando ai limiti delle zone rosse, e tutto fa pensare che non riusciranno ad educare alla pedonalizzazione neanche chi non ha più un centro storico da sette anni e potrebbe considerare il fatto di ricominciare da zero, almeno da questo punto di vista, un vero vantaggio.