18 Gen 23

Qatargate, Panzeri ha pagato Tarabella

Qatargate è l’affaire che ha coinvolto il Parlamento europeo e il Qatar. Un’indagine della magistratura di Bruxelles, avviata nel luglio del 2022, ha fatto emergere che a persone dentro al Parlamento europeo sono state pagate grosse quantità di soldi, oppure hanno ricevuto regali significativi, allo scopo di influenzare le decisioni del Parlamento europeo a favore dell’emirato arabo. A essere coinvolti, finora, sono soprattutto esponenti del gruppo socialista.

Lo scandalo è scoppiato lo scorso 9 dicembre quando, a seguito di una serie di perquisizioni nelle abitazioni e negli uffici di alcune personalità politiche di spicco del Parlamento europeo, sono arrivati gli arresti di Eva Kaili, vicepresidente del Parlamento europeo, dell’ex eurodeputato italiano Antonio Panzeri, di Francesco Giorgi, compagno di Kaili ed ex assistente di Panzeri, e di Niccolò Figà Talamanca, segretario della Ong ‘No Peace without Justice’.
Le accuse sono di corruzione, riciclaggio e associazione a delinquere.
Oltre al Qatar, si parla anche di un possibile coinvolgimento del Marocco.

E’ notizia di ieri che Antonio Panzeri, in carcere, stia collaborando con la giustizia belga. Ha ammesso di aver consegnato tra i 120 e i 140 mila euro a Marc Tarabella in più rate, mentre nel gruppo al Parlamento europeo si discuteva della porzione da prendere, per votare sul ‘rispetto’ dei diritti dei lavoratori, impegnati nelle opere per i mondiali di calcio del Qatar.

L’interrogatorio di Panzeri è allegato alla richiesta di revoca dell’immunità parlamentare, presentata all’Assemblea europea nei confronti dello stesso Tarabella e dell’italiano Andrea Cozzolino. Ma mentre per il primo ci sarebbe l’ammissione dei soldi versati da Panzeri, per Cozzolino gli elementi resterebbero quelli di una supposta partecipazione, con Panzeri e Francesco Giorgi, entrambi in carcere a Bruxelles, all’affaire. All’inizio Tarabella sarebbe stato fermamente contrario ad ogni apertura a favore del Qatar, ma il 14 novembre 2022, nell’apposita commissione, cambiò completamente rotta.

Sicuramente con l’accordo sottoscritto con la Procura federale di Bruxelles, Panzeri è diventato un collaboratore di giustizia.

Intanto Monica Rossana Bellini, la commercialista della famiglia Panzeri, arrestata a Milano nell’ambito dell’inchiesta, è da oggi ai domiciliari. Sarebbe stata l‘artefice della rete utilizzata per movimentare e riciclare i soldi della presunta corruzione, andò in Qatar con l’ex eurodeputato durante i Mondiali di calcio, ha fatto mettere a verbale Francesco Giorgi.

I personaggi coinvolti a vario titolo:

Antonio Panzeri, 67 anni, ex segretario generale della Camera del Lavoro di Milano, eurodeputato dal 2004 al 2019 con il gruppo Socialisti e Democratici. In Italia è stato parte dei Ds, poi del Partito democratico e infine di Articolo 1.

Eva Kaili, 44 anni, ex vicepresidente del Parlamento europeo, il Parlamento ha votato per rimuoverla dall’incarico a seguito dello scandalo, ex giornalista ed eletta con il Pasok, partito di centro-sinistra greco.

Francesco Giorgi, 35 anni, compagno di Kaili, ex assistente di Panzeri e attuale assistente dell’europarlamentare del Pd, Andrea Cozzolino. Avrebbe ammesso di essersi lasciato reclutare da un’organizzazione utilizzata dal Marocco e dal Qatar per condizionare le decisioni europee, con il ruolo di gestire i contanti. Avrebbe negato, invece, il coinvolgimento della compagna.

Marc Tarabella, 59 anni, europarlamentare belga sempre dei S&D, dal 2021 iscritto anche al partito italiano Articolo 1. Vicepresidente della delegazione del Parlamento europeo per i rapporti con la Penisola araba. È il parlamentare accusato da Antonio Panzeri di aver ricevuto denaro dal Qatar. Il suo ufficio è stato perquisito dalla polizia, verso di lui non sono state disposte misure cautelari. Oggi è stato espulso dal gruppo S&D.

Andrea Cozzolino, 60 anni, parlamentare europeo eletto con il Pd. Non risulta indagato e non ha subito perquisizioni, ma è stato menzionato da altri indagati e per questo si è autosospeso dal gruppo S&D nel Parlamento europeo ed è stato sospeso dal Pd.

Luca Visentini, 53 anni, segretario della Confederazione internazionale dei sindacati. È stato arrestato il 9 dicembre e poi rilasciato.

Niccolò Figà-Talamanca, segretario generale della Ong ‘No Peace Without Justice’, fondata nel 1994 da Emma Bonino, che si è detta estranea ai fatti. Arrestato il 9 dicembre, per lui era stata predisposta la libertà vigilata, ma la Procura federale ha presentato ricorso.

Maria Colleoni e Silvia Panzeri, moglie e figlia di Antonio Panzeri, sono state coinvolte dalla Procura belga. Nelle intercettazioni telefoniche effettuate dalla Procura, la moglie e Panzeri parlerebbero di conti per nascondere il denaro e di una carta di credito a disposizione intestata ad Abderrahim Atmoun, diplomatico marocchino. In più, l’emirato del Qatar, avrebbe offerto alla famiglia una vacanza da 100mila euro. La Corte d’appello di Brescia ha stabilito che la signora Colleoni dev’essere consegnata al Belgio. Colleoni ha rilasciato delle dichiarazioni spontanee in cui ha negato di essere a conoscenza degli affari del marito.

Marie Arena, 56 anni, eurodeputata belga del S&D, è indirettamente coinvolta perché la polizia belga ha sigillato l’ufficio di un suo assistente, che in passato lavorava con ‘Fight impunity’, la Ong di Panzeri.

Pietro Bartolo, 66 anni, europarlamentare con il Partito democratico, è coinvolto nello stesso modo indiretto di Arena, la polizia ha sigillato l’ufficio dei suoi assistenti perché uno di loro, in passato, aveva collaborato con Panzeri.

Eva Kaili

L’inchiesta sul Qatargate è dunque diventata di dominio pubblico il 9 dicembre scorso quando, in seguito alle perquisizioni in 19, tra uffici e abitazioni, sono stati rinvenuti ‘sacchi di banconote’ sia in casa di Eva Kaili, poi arrestata, che nell’abitazione di Panzeri, anch’egli arrestato, 17mila euro è la somma rinvenuta nella sua abitazione a Calusco D’Adda e altri 600mila sono stati trovati nella sua casa di Bruxelles. Nell’abitazione dell’europarlamentare greca sono stati ritrovati circa 150mila euro in contanti. Altri 600mila euro erano in una valigia che il padre, Alexandros, stava cercando di portare via dal proprio hotel a Bruxelles. Alexandros Kaili è stato arrestato e poi rilasciato dalla polizia belga. Conoscevo le attività di Panzeri, avrebbe ammesso il 19 dicembre ai giudici la Kaili, e sapevo che a casa mia c’erano delle valigie piene di soldi. Mandato di arresto europeo notificato anche a Maria Colleoni e Silvia Panzeri, moglie e figlia di Panzeri, per la Procura belga, l’ex parlamentare europeo italiano, sembra aver sviluppato e animato quella che viene definita una vasta organizzazione fraudolenta, che commetteva degli atti criminali con una natura complessa, organizzata e ripetitiva.

L’indagine della magistratura avrebbe individuato un gruppo indeterminato e molto ampio, che operava all’interno di strutture europee con o senza legami con l’Unione Europa, facendo circolare ingenti somme di denaro, in cambio della propria attività di corruzione.

Da chiarire il ruolo delle Ong, ‘Fight impunity’ e ‘No peace without justice’. La prima è un’organizzazione fondata nel 2019 da Antonio Panzeri, alla fine del suo mandato da europarlamentare. La sede legale di ‘Fight impunity’ è a Bruxelles, l’indirizzo è lo stesso dell’altra Ong coinvolta, ‘No peace without justice’. Si tratta di un’organizzazione fondata nel 1993 da Emma Bonino e storicamente legata al Partito radicale, il suo direttore generale è Niccolò Figà-Talamanca.

Il Qatar ha respinto tutte le accuse, giudicate senza fondamento e gravemente malinformate, ha inoltre avvisato l’Unione europea che, se venisse bloccato l’accesso degli emissari del Paese al Parlamento europeo, questo potrebbe avere un impatto negativo, perché una restrizione così discriminatoria prima che l’inchiesta sia conclusa, andrebbe a colpire la cooperazione regionale e globale, oltre ai vari colloqui in corso su energia, povertà e sicurezza.

Eva Kaili, eurodeputata greca, è stata destituita dalla carica di vicepresidente del Parlamento europeo il 13 dicembre, con voto praticamente unanime. I presidenti dei gruppi politici si sono riuniti e hanno deciso di attivare l’articolo 21 del Parlamento e la cessazione anticipata delle cariche. Dei 628 deputati presenti, i voti a favore sono stati 625, con un contrario e due astenuti. Marc Angel è da oggi il nuovo vicepresidente del Parlamento europeo.

Il 16 dicembre, la commissione nazionale di garanzia del Partito democratico, ha sospeso Andrea Cozzolino in via cautelare, sia dall’albo degli iscritti al partito che da tutte le eventuali cariche negli organismi interni. La decisione sarà valida fino alla chiusura delle indagini. Il Pd ha invitato tutti i parlamentari che in passato hanno avuto rapporti con Antonio Panzeri, a sospendersi dalle cariche interne al partito. Enrico Letta, segretario del Pd, ha dichiarato che il suo partito, nella questione, è parte lesa.