Il coordinamento operativo de Il jazz italiano per le terre del sisma passa dall’associazione I-Jazz – in prima linea nell’organizzazione della manifestazione dalla sua nascita – all’associazione Jazz all’Aquila, che ne raccoglie il testimone a livello logistico e progettuale mantenendo intatto il senso e gli obiettivi che la manifestazione persegue dal 2015. L’evento è promosso dal Ministero della Cultura, il Comune dell’Aquila-Progetto Restart il main Sponsor SIAE-Società Italiana degli Autori ed Editori, con il contributo di NuovoIMAIE, di Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia dell’Aquila, del MAXXI L’Aquila, CAFIM e molti partner tecnici coinvolti.
L’associazione Jazz all’Aquila nasce nel febbraio 2021 per dare vita a proposte artistiche finalizzate alla promozione e valorizzazione del patrimonio culturale e del paesaggio, della diffusione delle arti e della musica, attraverso l’organizzazione di concerti, festival e rassegne. Dal blues al jazz, alla popular music, rivisitando luoghi, contaminazioni ed emozioni che hanno portato rilevanti novità nella musica del ‘900.
Da quest’anno, insieme all’associazione I-Jazz, alla Federazione Nazionale IJI, Jazz all’Aquila sarà impegnata nell’organizzazione della settima edizione del festival. Per una maggior presenza e partecipazione della città senza modificarne la natura progettuale, ideata e desiderata da Paolo Fresu, si legge sul sito jazzallaquila.it.
Il Jazz italiano per le terre del sisma prenderà vita il 28 agosto a Camerino, con un evento musicale per poi dare inizio alla terza edizione del Cammino Solidale, una settimana di concerti e trekking nel cuore delle Terre del Sisma, la conclusione all’Aquila, nel centro storico, con due giornate piene di grandi concerti il 4 e 5 settembre. La direzione artistica, come già nel 2020, vede tre diverse voci impegnate per quasi un anno a costruire il programma delle due giornate aquilane Rita Marcotulli, Paolo Damiani e Alessandro Fedrigo.
Grande novità del 2021 sarà l’omaggio della due giorni aquilana a Giacomo Balla – di cui si celebrano i 150 anni dalla nascita – L’Aquila Balla con le arti, in un programma aperto a progetti multimediali, performance di danza, fotografia, letture, interazioni con video, musica elettronica, iniziative per bambini, premi, tavole rotonde, presentazione di libri, produzioni originali, residenze.
Solidarietà, inclusione, coralità sono i temi portanti della due giorni aquilana. Il programma dei concerti inizierà dal pomeriggio di sabato, con inizio dalle ore 16, alla Fontana delle 99 Cannelle per l’arrivo del Cammino Solidale. Saranno circa 150 i musicisti coinvolti anche nel 2021, con rinnovata attenzione ai progetti delle nuove generazioni e alle produzioni originali; avremo tra gli altri Danilo Rea, Pietro Tonolo, Ares Tavolazzi, Luca Aquino, Roberto Gatto, Maria Pia De Vito, John De Leo, Anais Drago, Gianpiero Locatelli, Lorenzo Bisogno, Ferdinando Romano; forte anche la presenza di artisti provenienti da altre discipline dello spettacolo come l’attrice Chiara Caselli, il regista Raffaello Fusaro e i danzatori Virgilio Sieni e Karen Lugo. Ed è proprio la presenza di Virgilio Sieni, una delle importanti novità, oltre che una prima forma di collaborazione con il MAXXI L’Aquila, per una collaborazione con il territorio, vera e propria base della rinascita culturale.
DOLCE LOTTA_L’AQUILA è il progetto di Sieni, prodotto da MAXXI L’Aquila in collaborazione con Jazz all’Aquila, e prevede più azioni coreografiche con il coinvolgimento dei cittadini in diversi luoghi della città e rappresenta un’anteprima di PERFORMATIVE, il nuovo Festival delle arti performative che il Museo sta organizzando per la metà di settembre, in collaborazione con l’accademia di Belle Arti.
Da segnalare la proiezione del film di Raffaello Fusaro, Un ponte del nostro tempo, con musiche live di Pietro Tonolo, pellicola sul ponte di Genova e sulla sua prodigiosa rapidissima ricostruzione, metafora di quanto sta avvenendo all’Aquila. Ma anche grandi e originali incontri musicali come quello tra la Big Band del Conservatorio dell’Aquila diretta da Dino Betti Van Der Noot, che si ispirerà ai quadri di Balla nella realizzazione del proprio repertorio, e la videoinstallazione di Chiara Caselli, nonché l’orchestra diretta da Riccardo Brazzale che presenterà un omaggio a Giorgio Gaslini.
Ogni qualvolta scrivo su L’Aquila e sugli altri territori colpiti dal sisma mi domando se ci sia qualcosa di nuovo da raccontare, scrive Paolo Fresu, presidente Federazione nazionale Il Jazz Italiano. Inspiegabilmente le stesse parole, edizione dopo edizione, acquistano un significato diverso per una terra in perenne movimento. Non più quello geologico ma piuttosto l’incessante attività della gente che ricostruisce i palazzi e, con essi, le proprie vite. Parola e movimento sono termini che appartengono al nostro linguaggio e l’ampia comunità del jazz italiano ha voluto condividerli con coloro che oggi sentiamo come amici cari, della cui famiglia ci sentiamo parte.
Grazie all’accordo raggiunto dall’amministrazione con Siae è stato stabilito un percorso che garantirà stabilità negli anni al festival, ormai entrato di diritto nell’alveo degli appuntamenti inamovibili e più attesi dell’estate aquilana e che quest’anno, nel rispetto delle disposizioni per il contenimento della pandemia, ritrova e riscopre un luogo simbolo della comunità, la scalinata di San Bernardino: uno scenario unico che, a sei anni dalla prima edizione del 2015, riabbraccia pubblico e artisti a testimonianza di come l’arte, la cultura e la bellezza costituiscano un collante unico su cui fondare la rinascita e la rigenerazione di una città ferita che finalmente torna alla vita, per Pierluigi Biondi, Sindaco dell’Aquila.
La straordinaria azione musicale collettiva, la parola festival sembra assai inadeguata, creata da Paolo Fresu e dalla Federazione del jazz italiano, quest’anno si intitolerà “L’Aquila Balla con le arti”. Evidente la nostra volontà di rendere omaggio a Giacomo Balla ma anche il desiderio di dare largo spazio a progetti multimediali con ballo e danza, fotografia, letture, interazioni con video, musica elettronica, iniziative per bambini, premi, tavole rotonde, presentazione di libri, produzioni originali, residenze. Abbiamo quindi deciso di affidare l’apertura al ben noto coreografo e danzatore Virgilio Sieni, che da tempo realizza progetti coinvolgendo centinaia di cittadini, non solo danzatori, ma anche persone comuni di ogni età. Virgilio realizzerà un progetto ad hoc per L’Aquila con una lunga residenza che coinvolgerà diversi spazi, tra cui le sale del nuovo Museo MAXXI L’Aquila appena inaugurato e grazie a una coproduzione con il Museo stesso, così i direttori artistici Paolo Damiani, Alessandro Fedrigo e Rita Marcotulli.
Ancora una volta un cammino, segno di ripartenza dopo la pandemia, attraverso le comunità colpite dal sisma, nell’aree interne, dove la musica può portare ancora più speranza. Confermata una tappa ad Amatrice, con il Cammino Solidale, dove finalmente quest’anno, grazie alla raccolta fondi da noi promossa, è stato inaugurato il nuovo centro teatrale della città. C’è ancor più la necessità di lasciare un segno indelebile, lo faremo anche con progetti dedicati all’infanzia e mantenendo l’impegno all’Aquila, con una nuova edizione ricchissima di musicisti provenienti da tutt’Italia, progetti multidisciplinari e un sempre più saldo rapporto con la città, con le sue realtà associative. Nasce proprio da questo rapporto l’idea che Jazz all’Aquila sia una realtà che dovrà crescere e prosperare negli anni, anche quando la memoria del terremoto sarà finalmente lontana, così Corrado Beldì, presidente di Jazz all’Aquila.