17 Lug 17

In politica, preparate ma femminili

Preparate senza rinunciare alla loro femminilità. Così malamente, esce un noto quotidiano sulle donne elette e nominate al Comune dell’Aquila. Piazza bene la più elegante perché aveva capelli raccolti ma sbarazzini. Sbarazzini, sì sbarazzini. Poi lo stile, bello l’effetto finale dell’hair-style, scrive in english il giornalista. Trova esplosive un paio ma non appariscenti. Sexy senza rivali un’altra almeno in questa prima seduta, e notiamo il senza rivali e l’almeno in questa prima seduta, quindi il casual bocciatura di Carla alla fine, tra un costola e un lombo sarà forse sfuggito il messaggio impegnato sulla t shirt della Cimoroni Fermiamo la strage subito. Proteggere le persone non i confini, definito Casual…troppo. Alla fine di quest’articolo pensi di aver letto, si fa per dire, righe che grondano solo giudizio, pesatura e voto in pagella alle femmine. Quelle cose che ti mettono alla berlina perché femmina, quindi ci sta e che ti fanno pensare che non ce la faremo mai finché passeranno per normali queste considerazioni da Medioevo. Avrebbe potuto confrontare la preparazione della gran parte di loro con l’analfabetismo di tanti decani in decenni di Consiglio o lo stile ed il sex appeal di tutti, sarebbe stata una cafonata ma se ne leggono talmente tante che figuriamoci, al contrario ha promosso o bocciato solo le donne passandole al setaccio del voto e squartandole come animali da macello. E noi, onnivori cafonal, a regredire e a masticare melma come fosse gossip raffinato. Un articolo di costume non può essere vergato con la zappa non c’è cosa peggiore da fare, anzi si, se davvero le donne in questione non hanno avuto il minimo imbarazzo a vedersi così alla berlina, probabilmente non ce la faremo proprio mai. Mentre al di là delle lombate di filetto, la cosa più inquietante è quel sottolineare il fatto che sono pure preparate, preparate e femminili praticamente il top è là che l’estensore si scava la fossa e si scopre impastato come troppi altri di un machismo culturale che non riesce a vedere la donna se non come l’ha vista. Da dimenticare.