15 Nov 23

Osservatorio culturale urbano, pane quotidiano

950mila euro finanzieranno le attività dell’Osservatorio culturale urbano, grazie ai fondi Restart che, col milione e mezzo di euro destinato allo “Sviluppo delle potenzialità culturali per l’attrattività turistica del cratere”, continuano ad accompagnare la ripresa socio-economica del post sisma 2009.

Costituito a fine 2021 grazie all’accordo tra il Comune dell’Aquila e il GSSI, Gran Sasso Science Institute, allora retto da Eugenio Coccia, l’Osservatorio dovrebbe aiutare a determinare e a orientare strategie e scelte.

Sono certo che, sotto la guida scientifica dell’Area di Social Sciences del GSSI, contribuirà in modo prezioso al futuro della nostra città, disse Coccia, spiegando la proposta dell’Area Social Sciences del GSSI, poi accolta favorevolmente dall’amministrazione.

Obiettivo dei fondatori, un’approfondita attività di ricerca per la costruzione di indicatori puntuali, quali consumi, risorse economiche e occupazionali, produzione e offerta culturale, infrastrutture e luoghi della cultura dei diversi settori culturali presenti sul nostro territorio: musei, mostre, spettacolo dal vivo, cinema, editoria, audiovisivo, new-media, associazionismo.

Ed ancora, lo sviluppo di un’analisi sistematica degli aspetti produttivi, culturali, economici e sociali del patrimonio e delle attività culturali, ma anche delle industrie creative nel territorio. Tale analisi sarà di supporto all’amministrazione comunale nel disegno e nel monitoraggio degli strumenti di intervento a sostegno del settore culturale, ma consentirà anche ai tanti operatori del settore presenti sul territorio di comprendere l’ambito di efficacia e l’impatto delle loro attività.

L’Osservatorio culturale, inoltre, sarebbe diventato un luogo di incontro tra l’interesse pubblico e le attività private grazie a una partnership capace, nel lungo periodo, di riunire istituzioni e amministrazioni locali, fondazioni di origine bancaria, associazioni di categoria e associazioni attive nel mondo culturale. 

Ora, in una città che affoga nelle polemiche circolari del ‘dice che’ dove troppo poco spesso a parlare sono le carte, i dati, i numeri, i risultati e le analisi politiche sarebbe fondamentale che l’ottimo lavoro di ricerca del GSSI/Osservatorio culturale urbano, diventasse pane quotidiano di quanti investono nel capoluogo che rinasce, studiano strategie, muovono politiche e lavorano perché L’Aquila dimostri che le centinaia di milioni di euro piovuti da Roma, in 14anni di post sisma, non siano vani. Gli strumenti ci sono, i finanziamenti anche.