11 Mar 22

Nuove aree boscate per tartufi pregiati

Creare nuove aree boscate nei terreni agricoli e in quelli incolti dell’Abruzzo, per la produzione di tartufo pregiato, grazie a un finanziamento complessivo di 884mila 125 euro di cui saranno beneficiarie 35 imprese per un’estensione di 180 ettari e per complessivi 75mila alberi.

Tutto ciò sarà possibile grazie all’approvazione della graduatoria definitiva del bando relativo al Piano di sviluppo rurale (Psr), sull’edizione 2020 dell’Avviso pubblico per la sottomisura 8.1, lanciato dal Servizio Foreste e Parchi, articolazione del dipartimento Agricoltura della Regione Abruzzo.

Sono state presentate 160 domande ed oltre alle 35 beneficiarie, altre 108 sono risultate idonee e saranno finanziate con uno scorrimento della graduatoria a seguito di un nuovo reperimento di fondi.

Emanuele Imprudente

Il bando ha riscosso un buon successo alla luce delle 160 domande provenienti dall’intero territorio regionale, per una misura strategica e innovativa, per ora a beneficio di 35 imprese, commenta l’assessore regionale con delega all’Agricoltura, Emanuele Imprudente. Ci sono altre 108 domande, che interessano ulteriori 220 ettari di superficie, istruite con esito favorevole e che, pur avendo tutti i requisiti, non è stato possibile finanziare in questa prima fase, per carenza dei fondi disponibili. Garantisco, fin da ora, il mio massimo impegno per reperire le ulteriori risorse a far scorrere la graduatoria fino all’ultima delle domande ammissibili.

I contributi, fino ad un massimo di 5mila euro per ettaro, sono concessi a copertura dei costi di realizzazione di impianti tartufigeni, imboschimenti con piante forestali micorrizzate a duplice attitudine, con ciclo superiore a 20 anni. È previsto anche un premio per la manutenzione dell’impianto per un periodo pari a 12 anni nonché, per i terreni agricoli coltivati, nei cinque anni precedenti la presentazione della domanda. Garantito inoltre un ulteriore premio annuale per la compensazione dei mancati redditi agricoli, anche questo per un arco temporale di 12 anni.

Le ricadute positive di questa misura, aggiunge il vice presidente, non riguardano solo l’incremento di una produzione di pregio come quella dei tartufi, che costituisce un’eccellenza regionale e un’importante opportunità di diversificazione dei redditi nelle aree rurali abruzzesi, ma anche un miglioramento dell’ambiente e il contrasto ai cambiamenti climatici.

Con lo scorrimento della graduatoria per soddisfare le ulteriori 108 domande, ai 75mila alberi previsti con le domande già ammesse a finanziamento se ne aggiungerebbero altri 88mila, per un totale di oltre 163mila specie autoctone quali roverella, cerro, carpino e nocciolo.

Le campagne abruzzesi si andranno in tal modo ad arricchire di nuove superfici a bosco pari all’equivalente di 570 campi di calcio serie A.

 

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