Con la legge 221 del 2015, Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell’uso eccessivo di risorse naturali nasce anche il nuovo marchio Green Made in Italy per promuovere la sostenibilità ambientale dei prodotti nazionali, in un paese in cui secondo Coldiretti, le imprese della green economy sono circa 120 mila e producono il 10% del pil. E’ una norma contro l’inquinamento nelle città, a sostegno alla mobilità sostenibile e per promuovere appalti più verdi nella pubblica amministrazione, contro gli sprechi e per il riciclo delle bottiglie, a sostegno delle energie alternative e degli incentivi alle imprese per la riduzione dei rifiuti. 35 milioni di euro saranno a favore dei comuni con più di 100mila abitanti, per finanziare progetti di mobilità sostenibile, limitare traffico e inquinamento, progetti ciclabili, iniziative di piedi bus, car pooling, car sharing, bike pooling e bike sharing, percorsi protetti per gli spostamenti, anche collettivi e guidati, tra casa e scuola, a piedi o in bicicletta, laboratori e uscite didattiche con mezzi sostenibili, programmi di educazione e sicurezza stradale e di riduzione del traffico. Le lampadine dei semafori fulminate saranno sostituite da quelle a basso contenuto energetico, mentre si avvia la sperimentazione del vuoto a rendere su cauzione per gli imballaggi di birra ed acqua minerale serviti al pubblico da alberghi e residenze di villeggiatura, ristoranti, bar e altri punti di consumo grazie al quale l’utente versa una cauzione, che avrà indietro alla restituzione dell’imballaggio usato. Agevolazioni sugli appalti verdi delle pubbliche amministrazioni con l’obbligo di garantire criteri ambientali minimi nelle forniture, dai pc alle stampanti fino ai condizionatori e servizi per la ristorazione. Per la ristorazione collettiva, le derrate alimentari ed il servizio di gestione del verde pubblico, l’obbligo si applica per almeno il 50 per cento del valore delle gare d’appalto. Il marchio Green Made in Italy valuterà i prodotti e promuoverà la competitività del sistema italiano per qualificazione ambientale, attraverso parametri di produzione sostenibili dal punto di vista ambientale e della qualità del paesaggio.