12 Lug 21

Città creative, corrono Modena e Como

Modena e Como sono le candidate per la rete delle Città creative Unesco 2021. Le Città creative sono oggi 246 in oltre 80 paesi. 11 in Italia e sono Biella, Carrara e Fabriano per l’artigianato, Alba, Bergamo e Parma per la gastronomia, Bologna e Pesaro per la musica, Roma per il cinema, Torino per il design e Milano per la letteratura.

La Commissione nazionale italiana Unesco ha deliberato di sostenere la candidatura di Modena nel settore media arts, potremmo così essere rappresentati in tutti i sette settori creativi, c’è poi Como nel settore creativo dell’artigianato e arte popolare con il settore tessile, soprattutto la produzione e lavorazione della seta, fortemente radicato nella storia e nell’economia della città con una forte creatività per contribuire al circuito delle Città creative. Molto apprezzata, peraltro, la grande attenzione prestata nel dossier di candidatura, ai temi dell’Agenda 2030 per la sostenibilità ambientale nel settore tessile e l’uguaglianza di genere, considerato l’elevato numero di donne impiegate nel settore.

Modena e Como hanno inviato i dossier a Parigi accompagnati dalle lettere di sostegno della Commissione nazionale italiana Unesco entro il termine previsto del 30 giugno. La designazione delle Città creative spetterà poi al direttore generale Unesco a seguito di un processo di valutazione con esperti indipendenti e di città della rete che si chiuderà entro il 28 ottobre 2021.

Creare nuove opportunità per la nostra comunità dopo la pandemia significa investire con forza sul futuro, ha commentato il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli, e la candidatura nella rete delle città creative Unesco è per noi un grande investimento. La cultura è parte integrante della strategia di ripartenza: non è solo il privato a ripartire, ma il pubblico ha un ruolo fondamentale in questa sfida perché la creatività, il talento e le arti sono una parte fondamentale della Modena che vogliamo. E Modena è pronta.

Le digital humanities, le arti digitali, la digitalizzazione del patrimonio culturale cittadino, lo sviluppo delle industrie culturali e creative sono solo alcuni dei percorsi che entrano nel progetto di Modena Città creativa per le media-arts. Tanti aspetti diversi per un progetto corale e di sistema, che coinvolge tutti gli attori culturali cittadini ma anche i soggetti che partecipano al Tavolo per la crescita e che si focalizza sul rafforzamento della rete esistente e sugli sviluppi futuri. La cultura e la creatività, per l’assessore alla Cultura Andrea Bortolamasi, sono al centro della nostra idea di città futura: una città aperta, che mantiene salde le sue radici manifatturiere, ma che guarda al futuro come Città creativa.

Le linee guida della candidatura sono una contaminazione di generi e linguaggi differenti, con progetti che riguardano il rapporto tra le innovazioni e le trasformazioni digitali con la musica, la danza, le arti figurative e visive, il teatro; le trasformazioni urbanistiche della città, con la creazione di nuovi contenitori culturali; l’attenzione alla cultura digitale come strumento utile per una maggior fruizione delle attività culturali, si legge in una nota informativa. Il Comitato promotore della candidatura riunisce, insieme al Comune, Fondazione di Modena, Fondazione Brodolini – Laboratorio Aperto, Fmav, Gallerie Estensi, Unimore, Fem, Ert, Fondazione Teatro Comunale, Art-ER, Fondazione Collegio S. Carlo.

Orgoglio e soddisfazione, ha espresso anche il sindaco di Como Mario Landriscina, a riprova che il dossier che abbiamo preparato, grazie all’operatività di Fondazione Alessandro Volta e del comitato Como&Seta, è di sicuro valore.