Altre due palazzine del complesso dell’ex carcere minorile di Acquasanta all’Aquila passano all’ Università: ospiteranno aule studio, locali mensa, sale lettura, spazi per i docenti e consentiranno ai corsi e ai servizi connessi dell’area di Economia di tornare al centro della città. Così, un lancio Agi direttamente da Roma, tanto per far capire che non sanno nemmeno dov’è il centro storico distrutto dal sisma. La Convenzione è stata firmata stamattina tra il ministero di Grazia e Giustizia e l’Università per il passaggio all’ateneo delle palazzine A e B della ex penitenziario. Già nell’agosto 2015 e in virtu’ di una precedente convenzione, la facoltà di Economia ha potuto utilizzare come sede la palazzina C dello stesso complesso, trovando finalmente una sede definitiva dopo una serie di spostamenti ai quali era stata costretta a seguito del terremoto, dice ancora l’Agenzia, oggi ancora l’esempio di virtuosa collaborazione fra pubbliche amministrazioni che porta a compimento un preciso impegno preso nel 2015 dal ministro Andrea Orlando con l’ateneo e gli enti locali, aiuta l’ateneo a risparmiare risorse dei contribuenti impiegate in affitti e soprattutto, permette di partecipare alla ricostruzione sociale dell’Aquila, con un’altra parte della comunità universitaria che torna ad animare il centro storico. E’ evidente che non sanno nemmeno dov’è, il centro storico aquilano, non sanno che c’è più d’un’inchiesta aperta sui fitti per le sedi universitarie prese dall’allora rettore Di Orio, con prezzi incongrui, altissimi e che hanno favorito l’imprenditore proprietario di quelle strutture. Come non sanno che i fuorisede che amavano il cuore antico dell’Aquila vogliono tornare davvero in centro e non nell’immediata periferia, com’è appunto l’ex carcere. Alla firma dell’accordo c’era Orlando, la sottosegretaria Chiavaroli, il vice del Csm Legnini, Cialente e Benedetti, il provveditore regionale Roberto Linetti, i dirigenti della giustizia minorile Concetto Zanghi e Caponetti e il direttore dell’Agenzia del demanio per Abruzzo e Molise, Edoardo Maggini. Peccato dimenticare drammaticamente che a sette anni dal sisma, la ricostruzione vera delle sedi dell’ateneo e della gran parte degli uffici pubblici in centro storico, è all’anno zero.