L’obiettivo, continua ancora Ceppi sulla mostra Smart city a Milano, è di rendere i cittadini più partecipi, più sensibili, più attenti ai loro comportamenti e a un modello partecipativo di città, in cui non sono gli altri che ti risolvono i problemi ma sei anche tu che devi prendere, attraverso le tecnologie, delle decisioni e capire cos’è meglio fare per te ma anche per gli altri. In Italia non è proprio facile, siamo troppo individualisti, ma non può essere il solo paghi perché inquini, è un passaggio, ma non basta se vogliamo che la gente cresca in consapevolezza, per cambiare davvero devi sentirti portatore di un nuovo comportamento virtuoso. In mostra a Milano anche il tema fondamentale di come cambia il lavoro. E’ esposto un modello di ufficio che si chiama Sss, Smart sense system della Citterio, in cui l’ufficio diventa sempre più un luogo di rigenerazione, di trattamento dell’aria, della luce, di riequilibrio tra il reale e il virtuale, perché noi viviamo tanto tempo davanti agli schermi e ogni tanto abbiamo bisogno di riprendere coscienza del nostro corpo e del nostro stato di salute. L’ufficio non è solo un posto dove vai a lavorare, è un posto dove ogni tanto ti devi risvegliare dall’invasione della display driven society, dal fatto che viviamo in una società dove passi il tempo davanti a un computer, davanti a uno smartphone, davanti a un laptop; sei sempre lì a vivere esperienze differite, ma hai bisogno di momenti di riappropriazione del tuo corpo, anche mentre lavori, anche in un co-working dove la gente sta insieme, ma poi ognuno va avanti a fare le proprie cose. Quindi c’è il tema del lavoro, dell’educazione e della domesticità per comunicare concretamente alle persone il senso di una smart city. Mi viene in mente lo studio Ocse del 2012 per la rinascita dell’Aquila, mi colpì la dritta per la Capitale europea della Cultura 2019, ci suggerirono un palazzo del centro storico, da riqualificare con esempi di tempi lavorativi smart. Un’avanguardia che avrebbe avuto il giusto peso nelle selezioni, non approfondimmo e continuiamo a navigare a vista.