08 Lug 16

Jazz, dal 2018 toccherà a noi?

Dal 2 al 4 settembre prossimi torna Il jazz italiano per L’Aquila, la mobilitazione di 600 musicisti in 20 luoghi della città e 100 concerti tra piazze, strade, cortili e scorci. Ancora un ricambio di musicisti e generazioni, poi il terzo anno nel 2017, dopodiché si chiude bottega. Non vogliamo infatti che Il Jazz Italiano per l’Aquila diventi un festival o una rassegna, ma piuttosto vorremo che fosse un momento simbolico di solidarietà e incontro. Un contributo, il nostro, per la vitalità del centro storico in ricostruzione che auspichiamo possa crescere ancora, restituendo a una delle città più belle del mondo le sue case, le sue piazze e la sua memoria, così Paolo Fresu, direttore artistico dell’evento che ha anticipato a Roma, nel corso della conferenza stampa con il ministro Dario Franceschini e il sindaco Massimo Cialente, che tra un anno si chiuderà il capitolo. Ma la città vuole questo? Cialente se l’è chiesto oppure vuole continuare a fare il piagnone a Roma? Sicuro l’organizzazione è una macchina da guerra, l’evento è realizzato dall’Associazione I-Jazz, unitamente a MIDJ musicisti italiani di Jazz, Casa del Jazz con la collaborazione di Corsica Ferries; Rai Radio, Rai Cultura, Rai 5 come media partner; il supporto di Zero, Left, Musica Jazz, Jazzit e come Business development partner, Capitale Cultura Group. E’ certo però che se non ci muoviamo in una qualche direzione che assicuri l’importanza dell’evento negli anni a seguire, perderemo anche questo treno. Nel 2017 votiamo, se Cialente non pone le basi perché il jazz italiano diventi un appuntamento fisso perdiamo tutto oppure peggio, arriverà qualche grossolano intellettuale nostrano a prendere in mano le redini per riportarci con i piedi per terra, in quello che potrebbe diventare al massimo, un ritrovo in provincia tra musicisti. Comincerei a pensare ad una parte del 4% dei fondi per la ricostruzione da dedicare alla rassegna, perché non perda di livello, speriamo che non cali già da quest’anno, non avendo i nomi noti della prima edizione che di certo sono stati di grande richiamo, sicuro sarà un ottimo appuntamento per chi ama il genere e vedere in giro bella gente, non perdiamo anche questo treno.