16 Dic 20

GSSI, apriremo la conoscenza a tutti

Si è tenuta con una cerimonia on line l’inaugurazione dell’anno accademico 2020/2021 del Gran Sasso Science Institute dell’Aquila.
Introdotta dal rettore del GSSI, Eugenio Coccia,  la cerimonia ha visto la partecipazione del Ministro dell’Università e della Ricerca, Gaetano Manfredi, con la lectio magistralis economia, innovazione, conoscenza, tenuta da Ignazio Visco, governatore della Banca d’Italia.

Ignazio Visco

Il rafforzamento dell’istruzione deve avere un ruolo centrale. L’esiguità dell’investimento in conoscenza e un insufficiente riconoscimento della sua fondamentale importanza da parte della società è una delle principali ragioni del nostro progressivo declino, ha detto Visco nel ricostruire dati alla mano il rapporto tra ricerca e benessere economico del Paese. La riscoperta dello studio, scientifico e umanistico, è la vera radice del progresso umano e sociale, la condizione per lo sviluppo economico. Non può che essere questa la base sulla quale costruire il nostro futuro, ha auspicato il governatore.

Abbiamo la necessità di colmare un divario con i Paesi nostri vicini, gli investimenti sono insufficienti, ha ammesso nel suo intervento il ministro Manfredi.
Ma sappiamo di poter contare su ricercatori altamente qualificati, su una tradizione che ha radici profonde e che non dobbiamo disperdere. Con le azioni e gli investimenti giusti possiamo fare il salto di qualità. Per esempio, il nostro sistema industriale va trasformato e la società nel suo complesso va coinvolta in questo processo. L’Aquila è un esempio, tra gli altri, di come, anche grazie alle istituzioni locali, la ricerca di base, condotta al GSSI, all’Università o nei Laboratori Nazionali del Gran Sasso, possa interagire con le imprese di alta tecnologia e trasformarsi in applicazioni.

E a proposito dei fondi per Università e Ricerca il ministro Manfredi ha annunciato, ci sarà una discussione parlamentare, ma al momento dei 209 miliardi previsti dal Recovery plan, 9 sono destinati alla ricerca, circa uno alla formazione universitaria e altrettanto alla ricerca medica: oltre 10 miliardi, un risultato significativo, che si va a sommare ai finanziamenti ordinari che sono stati comunque aumentati di un miliardo rispetto al passato.

Attivato nel 2013 sotto gli auspici dell’Ocse per il rilancio dell’Abruzzo dopo il sisma del 2009, il GSSI avvia così il suo ottavo anno accademico e rappresenta oggi un segno tangibile della rinascita dell’Aquila come moderna città della conoscenza, capace di attirare nel capoluogo abruzzese studenti e ricercatori di talento da tutto il mondo, si legge nella nota stampa.

Eugenio Coccia

Il rettore Eugenio Coccia ha disegnato il cammino futuro dell’istituto, ogni università in qualsiasi territorio operi, appartiene al mondo, mondo che oggi deve dare una risposta a una grande domanda: torniamo alla situazione in cui ci trovavamo prima della pandemia, oppure accettiamo la sfida della sostenibilità sociale e ambientale? Prima di questa crisi contavamo gli anni mancanti a che vaste aree del nostro pianeta diventassero inabitabili a causa del cambiamento climatico. Temevamo che l’ascesa dell’intelligenza artificiale potesse portare a una disoccupazione di massa, mentre la disuguaglianza causata dalla concentrazione delle risorse in poche mani minacciava di raggiungere ben presto livelli esplosivi.

Queste preoccupazioni sono ancora più urgenti ora e le conseguenze della pandemia renderanno impossibile ignorarle più a lungo. Il mondo si avvicina a una difficile ricostruzione, e noi come esponenti della comunità universitaria abbiamo il dovere di presidiare la libertà di pensiero, aprire l’accesso alla conoscenza a tutti e rendere possibile l’empowerment dei cittadini. Il ruolo di un giovane istituto di ricerca e formazione credo sia oggi più importante che mai, ha concluso il rettore.