09 Apr 16

Isolatori sismici e Grandi Rischi bis

La Corte di Cassazione ha assolto ieri Mauro Dolce, responsabile del procedimento di realizzazione del Progetto case, per non aver commesso il fatto. La Corte d’Appello aveva recentemente confermato la condanna in primo grado ad un anno di reclusione, per frode nelle pubbliche forniture degli isolatori sismici installati nel Progetto C.a.s.e. Su 4.500 alloggi, cinquemila isolatori, sui 7mila totali, non sono omologati, per un danno stimato in 10milioni di euro, per sostituirli tutti, non sono omologabili, ne servirebbero 25. Dolce fu condannato con rito abbreviato nel corso dell’udienza preliminare nella quale venne disposto, contestualmente, il rinvio a giudizio di Gian Michele Calvi, direttore dei lavori e già assolto nella Grandi Rischi, ed Agostino Marioni, dirigente di una delle ditte fornitrici degli isolatori sismici, la Alga spa. La vicenda prese le mosse dalla denuncia di una delle ditte escluse dall’appalto. Nella fase delle indagini preliminari alcuni degli isolatori sismici smontati dalle palazzine, per essere appositamente testati in un laboratorio di San Diego in California, si erano spezzati. Respinte le richieste della Procura generale della Repubblica del ritorno in Appello, la Corte ha annullato la sentenza per non aver commesso il fatto,mentre la prescrizione per gli altri due imputati potrebbe arrivare a fine anno. Intanto dopo il pronunciamento del 20 novembre scorso della Corte di Cassazione, che ha condannato a due anni per omicidio colposo e lesioni colpose gravi, l’allora vice capo della Protezione civile Bernardo De Bernardinis, e assolto i sei membri della Commissione Grandi Rischi che parteciparono il 31 marzo del 2009 alla riunione all’Aquila, quando il messaggio mediatico da far passare era quello di rassicurare i cittadini, l’attenzione si è spostata sul processo Grandi rischi bis che vede imputato, con le accuse di omicidio colposo plurimo e lesioni, l’ex capo dipartimento della Protezione civile, Guido Bertolaso, candidato sindaco nel Comune di Roma. Anche su questo processo pesa il rischio prescrizione, prevista per ottobre, per questo motivo i rappresentanti dei comitati cittadini, composti anche dai familiari delle vittime del sisma, hanno raccolto 3000 firme per chiedere all’imputato di sottoscrivere la rinuncia alla prescrizione, così come lui stesso ha più volte sostenuto pubblicamente. L’udienza dibattimentale è stata aggiornata al 21 giugno. Bertolaso rinuncerebbe alla prescrizione quando scatterà, cioè ad ottobre prossimo, resta però tutto da vedere.