Si terrà all’Aquila, dal 29 maggio al 2 giugno, la sesta edizione del Festival delle Culture, presentata questa mattina a palazzo Margherita dal direttore artistico del Festival Federico Vittorini con l’assessore Ersilia Lancia, con la partecipazione attiva di studenti, docenti e lavoratori stranieri che attualmente vivono all’Aquila.
Il Festival coinvolge anche professionisti aquilani quali i filmmaker Francesco Paolucci e Luca Cococcetta e il musicista Fabrizio De Melis con la sua ‘Orchestra di Piazza Palazzo’.
Un’edizione in anticipo rispetto alle precedenti che si sono sempre svolte in autunno, informa una nota.
Data la stagione, spiega Federico Vittorini, abbiamo approfittato per realizzare un ‘Villaggio delle Culture’ all’aperto con proiezioni serali e spettacoli e allestito un piccolo un bistrot.
Tre, le location coinvolte dal Festival: Piazza Santa Margherita, il cortile di Palazzo Margherita e il Palazzetto dei Nobili.
La novità di quest’anno è che l’offerta culturale è stata pensata, ideata e proposta direttamente da ragazzi, studenti, lavoratori e docenti stranieri attualmente residenti all’ Aquila. Abbiamo fatto loro una sorta di tirocinio, lavorando insieme e cercando di capire in che modo desideravano farci conoscere le loro terre d’origine. Il risultato lo vedrete durante il Festival; tantissime le culture rappresentate e raccontate in modi nuovi e originali, il cui filo conduttore sarà il mondo intero.
Arte, cultura, musica, proiezioni, poesie e tradizioni magari sconosciute per ‘incontrare’ terre che ci vengono raccontate sempre alla stessa maniera e con gli stessi stereotipi.
Abbiamo accolto questo Festival con grande entusiasmo, commenta l’assessore alla promozione dell’immagine della Città, Ersilia Lancia, finanziandolo con i fondi cultura ordinaria, i fondi Restart e mettendo a disposizione due luoghi istituzionali bellissimi e importanti. Un progetto che è subito piaciuto all’amministrazione comunale perché fatto da chi vede la nostra città con gli occhi del mondo.
Alcuni protagonisti del Festival, presenti in conferenza stampa, hanno anticipato il loro contributo, unanime il pensiero di sentirsi accolti dalla città anche attraverso questo Festival che non solo dà loro l’opportunità di condividere altri punti di vista ma anche di potersi esprimere sapendo di essere ‘tradotti’ nel linguaggio universale della cultura.
Al termine della conferenza stampa, è stato proiettato un filmato di sette minuti realizzato da Francesco Paolucci e Luca Cococcetta che racconta, in breve, la storia dei protagonisti del Festival.