Due anni di lavoro straordinario in cui siamo riusciti a mettere in campo una quantità di progetti di ricerca pari a 120 milioni di euro di cofinanziamento regionale che hanno generato un investimento complessivo superiore a 400 milioni di euro per numerose imprese abruzzesi.
Lo ha detto il presidente vicario, Giovanni Lolli, nel corso dell’incontro che si è svolto all’Aquila, questa mattina, nella sede dello stabilimento Dompè.
Il terzo incontro per la Carta di Pescara.
Il primo evento è stato quello costitutivo, l’altro di avvio dei lavori e questo di implementazione, informa una nota stampa.
La Carta di Pescara per l’industria sostenibile è un documento programmatorio che recepisce gli indirizzi delle politiche europee sul tema della sostenibilità ambientale applicata all’industria.
La Giunta regionale, informa il sito istituzionale, ha approvato la Carta di Pescara con la delibera n. 502 del 21 luglio 2016, con il disciplinare per l’adesione definito insieme ad imprese, università e parti sociali. L’adesione da parte delle imprese interessate è volontaria e consente di usufruire di alcuni vantaggi come: semplificazioni procedimentali, riduzione degli oneri amministrativi, fiscali e tributari, agevolazioni finanziarie e legislazione di sostegno.
Per cui tutte le imprese con una sede operativa in Abruzzo, attive secondo il Registro delle imprese della Camera di Commercio, in regola con i pagamenti e gli adempimenti previdenziali, assistenziali e assicurativi e tutti gli altri obblighi previsti dalla normativa vigente, possono aderire alla Carta secondo tre livelli di certificazione, in base ai requisiti di sostenibilità ambientale, sociale ed economica.
Possono aderire con un percorso leggermente differenziato, le start up e le imprese che hanno presentato un progetto di insediamento industriale. Per l’inoltro della domanda è stata predisposta un’apposita piattaforma online.
L’Ufficio Relazioni con il Pubblico cura la parte informativa relativa alla Carta e ha predisposto una sintesi delle procedure di adesione, sono state inoltre redatte una serie di risposte a domande frequenti, mentre per rivolgere domande dirette è possibile scrivere a: cartadipescara@regione.abruzzo.it.
Il progetto è dunque pensato per favorire e spingere la cultura della sostenibilità nell’ambito del tessuto produttivo abruzzese. Per una Regione come l’Abruzzo, ha detto ancora Lolli, che aveva un sistema industriale importante ma molto sottodimensionato rispetto all’attività di ricerca, abbiamo prodotto uno sforzo e uno spostamento strategico consistente. Siamo partiti prima di altri per cui cerchiamo di mantenere nel tempo questo vantaggio competitivo. La Carta di Pescara offre opportunità significative per quelle imprese che scelgono innovazione e si pongono sulla strategia della sostenibilità. Questo è il futuro.
All’incontro di oggi hanno aderito rappresentanti delle aziende presenti sulla piattaforma, autorità e studenti dell’Itis dell’Aquila. Dopo l’introduzione di Anna Letizia Baccante, direttore Dompè e l’intervento del presidente Lolli, le relazioni di Mario Lorenzi, Presidente TAUMAT, Nando Cutarella, Responsabile Sostenibilità APTAR, Teodorani Fabbri, direttore generale FATER Smart Rete CLIPP, Giancarlo D’Annibale, amministratore delegato Rustichella D’Abruzzo, Eugenio Coccia, Direttore GSSI e Sergio Galbiati, della Fondazione HUBRUZZO.
Un tagliando a due anni dalla sua entrata in vigore per rilanciare la Carta e la partecipazione del tessuto produttivo aprendo alle piccole imprese spesso meno sensibili al tema della sostenibilità, chiude la nota.